Brindisi, l’Asl dispone le ferie forzate per il personale sanitario che rifiuta il vaccino anti-Covid

I primi provvedimenti sono stati adottati nei reparti più delicati dell’ospedale Perrino. La contestazione di Fp Cgil.

Dando seguito al relativo provvedimento regionale, l’Asl Brindisi ha disposto l’allontanamento di medici, infermieri e operatori socio-sanitari che non si sono sottoposti alla vaccinazioni anti-Covid. Un provvedimento adottato per la tutela della salute dei lavoratori sul posto di lavoro, ma anche per garantire la sicurezza delle cure ai pazienti.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


In questi giorni sono stati addottati i primi provvedimenti, con alcuni infermieri messi in ferie forzate. E su richiesta del medico competente dell’ospedale Perrino di Brindisi, ossia di colui che si occupa delle condizioni di salute del personale, la direzione sanitaria ha deciso di allontanare dai reparti chi non si è sottoposto al vaccino, inviando una lettera ai primari affinchè dispongano ferie d’ufficio per tutto il personale non vaccinato.

I primi provvedimenti non hanno tardato ad arrivare, colpendo i reparti più delicati, quali il blocco operatorio e la Rianimazione del Perrino. In questo ultimo reparto ci sarebbero ben quattro medici non vaccinati. Ma ora c’è il timore che lo stesso provvedimento possa mandare in tilt il sistema, soprattutto se coinvolgesse il Pronto soccorso, dove almeno in cinque tra medici e infermieri non hanno ricevuto il vaccino.

Anche per questo Fp Cgil

contesta duramente la decisione, il cui segretario, Pancrazio Tedesco, dichiara: “Contestiamo fermamente il contenuto di questi ordini di servizio. La Legge Gelli-Bianco ha differenziato la responsabilità della struttura sanitaria da quella degli operatori, prevedendo una responsabilità a titolo contrattuale per le strutture sanitarie e una responsabilità di tipo extracontrattuale per gli operatori. Il rifiuto di vaccinarsi, non è paragonabile al Tso, altrimenti sarebbe stato normato dalla legge italiana. A tal proposito facciamo espresso riferimento al fatto che le disposizioni in materia sanitaria appartengono unicamente alla normativa nazionale e non possono essere derogate da disposizioni non eventi carattere di norma primaria. A nulla può valere la disposizione punitiva di porre in ferie forzate il dipendente, anche perché cade in piena contraddizione con il lavoro effettuato da tutti i dipendenti dell’Asl dal febbraio 2020”.

La Cgil chiede dunque l’immediata revoca degli ordini di servizio e il conseguente reintegro del personale nei reparti di appartenenza. Al momento, comunque, si stanno valutando la reale situazione dei non vaccinati e le loro motivazioni, anche di salute.

Redazione Nurse Times

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Microplastiche anche negli occhi: gli effetti sulla salute oculare

Stando ai risultati di un nuovo studio pubblicato su Science Direct, le microplastiche potrebbero raggiungere anche…

20/04/2024

Emergenza sanitaria: boom di medici e infermieri stranieri, nuove regole in arrivo

L'Italia si trova di fronte a un'emergenza sanitaria senza precedenti, con una crescente carenza di…

19/04/2024

Cardiopatia aritmogena, una nuova speranza di cura arriva dalla terapia genica

Nel corso di un incontro che si è tenuto presso l’IRCCS Maugeri di Pavia è…

19/04/2024

Nuovo test urine rivoluzionario per la diagnosi di tumore alla prostata: più preciso del PSA

Un nuovo studio pubblicato su JAMA Oncology rivela l'efficacia di un innovativo test urinario nel…

19/04/2024

Tumore al seno, parte in Italia il primo studio al mondo sugli effetti della restrizione calorica

Il potere terapeutico del digiuno contro il cancro. Parte in Italia "il primo studio al…

19/04/2024

Emergenza Infermieristica: FIALS presenta proposte al Ministro della Salute

Roma, 19 aprile 2024 – LA FIALS ha rivolto un appello urgente al Ministro della…

19/04/2024