Arresto cardiaco durante la maratona: i volontari del soccorso non sanno usare il defibrillatore

Attorno alle ore 10.30, un corridore di 50 anni si è accasciato al suolo a seguito di un malore poco dopo la partenza da Largo 2 Giugno

Una giornata di festa avrebbe potuto trasformarsi in tragedia per uno dei partecipanti della manifestazione podistica Vivicittà svoltasi a Bari.

Attorno alle ore 10.30, un corridore di 50 anni si è accasciato al suolo a seguito di un malore poco dopo la partenza da Largo 2 Giugno

A presidiare l’evento sportivo una squadra di soccorritori laici che, per impegnare il proprio tempo libero, si reca periodicamente presso una pubblica assistenza.

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Secondo quanto riferito dai molti presenti, nessuno di loro sarebbe però stato in grado di praticare le manovre rianimatorie. L’equipaggio non avrebbe neanche utilizzato il defibrillatore automatico esterno.

Di fronte all’incapacità dei volontari, alcuni corridori, hanno deciso di intervenire.

I maratoneti hanno allontanato i soccorritori inviati dalla pubblica assistenza iniziando il massaggio cardiaco sul malcapitato.

Gli spettatori hanno poi contattato il Numero Unico dell’Emergenza, facendo giungere sul posto un mezzo di soccorso avanzato con a bordo medico ed infermiere.

Dopo una lunga serie di compressioni toraciche ed insufflazioni e diverse scariche elettriche, il cuore dell’uomo ha ripreso a battere.

Il paziente è stato successivamente trasportato in ospedale in codice rosso.

Il Comune, dopo aver visionato il rapporto della Polizia Municipale, presente sul posto, intende fare chiarezza sull’accaduto.

Il vicepresidente della commissione Sport al Comune, Filippo Melchiorre, ha annunciato che lunedì mattina chiederà di approfondire la questione e individuare i responsabili.

“Faremo luce anche sulle modalità di iscrizione a questo tipo di gare podistiche amatoriali – precisa Melchiorre – e se è richiesto, in questi casi, il certificato medico di sana e robusta costituzione. Non basta sentirsi bene per partecipare ad una gara podistica o maratona, occorrono adeguate visite di idoneità sportiva per scendere in campo, oltre che essere sufficientemente allenati”.

 

Simone Gussoni

Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

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