Ancora violenza negli ospedali campani: infermieri aggrediti a Napoli e Caserta

Dito rotto per un collega dell’ospedale Santobono, contro il quale si è scagliato il padre di un bambino in codice verde. Tumefazioni al volto per Domenica Maria Iodice, presa a pugni da un senzatetto al Sant’Anna e San Sebastiano.

Due nuove aggressioni ai danni del personale sanitario in Campania. La prima è avvenuta alle 6 del mattino di ieri all’ospedale Santobono di Napoli. La denuncia arriva dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che scrive in una nota: “Ennesima aggressione al pronto soccorso dell’ospedale Santobono di Napoli. Il papà di un bambino in codice verde si è scagliato violentemente contro un infermiere, provocandogli la frattura di un dito della mano e 24 giorni di prognosi. Lamentava presunti ritardi nel prestare soccorso al figlio, nonostante fosse già stato preso in carico dal medico di turno e fosse in quel momento sottoposto a visita. Solo l’intervento della vigilanza ha impedito conseguenze peggiori e l’operatore sanitario è riuscito a cavarsela con un dito rotto”.Nel precisare che l’infermiere è stato colpito con una stampella e nell’esprimere solidarietà alla vittima, ad Anna Maria Minicucci, direttore generale del Santobono e a tutto il personale, Borrelli aggiunge: “Dall’inizio dell’anno sono quasi 80 le aggressioni al personale medico all’interno degli ospedali. Gli operatori sanitari, ormai, si recano al lavoro con la paura di finire sotto la furia ceca di questi individui, che altro non sono che cialtroni. Non smetteremo mai di chiedere il presidio fisso delle forze dell’ordine nei pronto soccorso dei nostri ospedali per arginare questa deriva”. L’altra aggressione si è verificata, sempre ieri, nell’area front office dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove un’infermiera del 118, Domenica Maria Iodice, è stata presa a pugni da un senzatetto, riportando diverse tumefazioni al volto. Solo il tempestivo intervento degli operatori di guardiania ha evitato ulteriori atti di violenza contro il personale in servizio. Attraverso le videocamere istallate in tutta l’area è stato possibile individuare il clochard, poi fermato e portato in questura dagli agenti di polizia.Sulla vicenda è intervenuto Gennaro Mona
, presidente di Opi Caserta: “Ormai questi fenomeni sono quasi all’ordine del giorno e il nostro timore è che la loro ‘usualità’ li faccia apparire come normali. L’episodio di cui è stata vittima la collega infermiera Domenica Maria Iodice, alla quale esprimo a nome dell’Opi Caserta la massima solidarietà, è solo l’ultimo che per rilevanza e violenza siamo costretti a subire. Per questo chiediamo con la massima urgenza che siano aumentati gli sforzi per salvaguardare il personale sanitario dal problema delle aggressioni. Non è più tollerabile che proliferino casi del genere, senza che vi sia un lavoro di ricerca sia sui segni che potrebbero far prevedere comportamenti violenti sia sulla scelta degli interventi più efficaci di tipo organizzativo, ambientale e individuale”.Prosegue Mona: “Per ridurre le aggressioni, sarebbe opportuno un programma di prevenzione, valutando i rischi nei luoghi di lavoro, formando il personale con particolare attenzione alle competenze comunicative e informando l’utenza dell’esistenza di una politica aziendale di tolleranza zero sulle aggressioni. Noi, come Opi Caserta, chiediamo l’immediata creazione di un gruppo di lavoro che possa discutere e approfondire le problematiche di questo fenomeno affinché possa essere gestito e non subìto, che vengano destinate maggiori risorse alla formazione degli operatori sanitari, con corsi specifici per la prevenzione dell’aggressività dei pazienti, e che sia effettuata una significativa campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini”.Redazione Nurse Times  
Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Nuovo Registro Professionale Unico Nazionale per gli OSS: un passo cruciale per la professione dell’assistenza

L’Italia fa un significativo passo avanti nel riconoscimento e nella valorizzazione degli Operatori Socio Sanitari…

31/08/2024

Aggressioni ai sanitari del G.O.M. di Reggio Calabria: l’OPI condanna la violenza e chiede azioni concrete

L'Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Reggio Calabria ha preso una posizione netta in seguito…

31/08/2024

ASL BT e soccorso neonatale/pediatrico: arriva il carrello emergenze al Pronto Soccorso di Bisceglie

L’emergenza/urgenza è un settore che richiede preparazione, lucidità ed esperienza e non per ultimo la…

31/08/2024

Infermiere accusata di truffa e falso: ottiene il congedo per assistenza e lavora altrove

Un'infermiera cinquantenne, dipendente dell'Asl5 della Spezia, è finita al centro di un'inchiesta della Procura della…

30/08/2024

Trasfusione di sangue infetto: 850mila euro di risarcimento agli eredi di una donna di Enna

Il Ministero della Salute ha riconosciuto un risarcimento di 850mila euro ai due eredi di…

30/08/2024

Scandalo all’Ospedale di Avola: medico scrive ‘Scassamaroni’ nel referto di un paziente

Avola (Siracusa), 30 agosto 2024 – Un episodio increscioso ha scosso l’ospedale di Avola, in…

30/08/2024