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A Barletta, infermieri e medici dell’Oncologia medica del Dimiccoli garanti del patrimonio venoso della persona

Riceviamo e pubblichiamo un contributo a cura di Giuseppe Civetta, infermiere specialista in accessi vascolari centrali.

All’ospedale “Dimiccoli” di Barletta la tutela del patrimonio venoso della persona entra a far parte della mission di medici e infermieri dell’Unità operativa di Oncologia medica diretta da Gennaro Gadaleta Caldarola nel neonato Ambulatorio di Accessi vascolari di Oncoematologia, portato avanti con il team infermieristico di Oncologia dai responsabili Lucia Lombardi (medico oncologo) e Giuseppe Civetta (infermiere specialista in accessi vascolari centrali).

L’approccio proattivo e innovativo adottato dall’equipe oncologica medico-infermieristica si basa sul modello concettuale bifocale di Lynda Juall Carpenito. La scelta di questo modello, tra i tanti dell’ambito infermieristico, ben interpreta il “problema collaborativo” e multidisciplinare dell’accesso vascolare: dalla valutazione primaria alla scelta del presidio, dalla procedura di angiocateterismo alla gestione del device. Medici e infermieri si rendono garanti e tutori del patrimonio vascolare dei propri utenti. La valutazione del patrimonio venoso della persona che accede alla nostra Unità operativa, sia in regime di ricovero che di Day Service, viene attentamente valutato dal personale infermieristico, che in campo di accessi vascolari vanta un expertise unico.

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Gli infermieri di Oncologia, al primo accesso della persona, elaborano una diagnosi infermieristica, intesa come la formulazione di un giudizio clinico sullo stato patrimoniale vascolare e la necessità di reperimento di un accesso venoso valido attraverso l’opportuno device. Gli strumenti adottati a tal fine sono rappresentati dall’implementazione di piani standard con tassonomia NANDA-NOC-NIC, nonché dalla scala di valutazione del patrimonio venoso EA-DIVA Score. L’adozione del linguaggio infermieristico ideato dalla North American Nursing Diagnosis Association mira alla standardizzazione del piano assistenziale e alla minimizzazione dell’errore, insito nella variabilità di condotta professionale, in modo da garantire una continuità assistenziale omogenea nel PDTA del paziente.

Attraverso i Nursing Outcomes Classification (NOC) e i Nursing Intervention Classification (NIC) si persegue l’obiettivo comune della rapida identificazione dei problemi rilevati e di una chiara pianificazione dei risultati da raggiungere. Inoltre l’integrazione della scheda di valutazione predittiva della difficoltà di reperimento di un accesso venoso, nello specifico la EA-DIVA Score, permette all’operatore di approcciarsi proattivamente con i giusti presidi e la più opportuna strumentazione, al fine di garantire l’appropriatezza della prestazione medico-infermieristica.

Contestualmente il medico oncologo, attraverso la valutazione clinica, la consulenza specialistica dell’infermiere impiantatore e il colloquio con il paziente, decide quale sia il device vascolare più appropriato alla persona, tenendo conto della patologia di cui è affetta e dello schema chemioterapeutico che verrà somministrato. Questo nuovo approccio clinico ha permesso la drastica riduzione delle venipunture non andate a buon fine nel reperimento dell’accesso vascolare, con riduzione dello stress emotivo e fisico della persona. Inoltre si è scongiurato lo stravaso da antiblastico motivo degli effetti ben noti sui tessuti interessati.

Nonostante l’atteggiamento renitente all’innovazione clinico-assistenziale, dettato dalla naturale diffidenza verso il cambiamento, gli infermieri hanno utilizzato i nuovi strumenti di pianificazione, mettendoli al servizio della propria competenza professionale per l’appropriatezza clinica. Il successo è scaturito anche dalla collaborazione con la dottoressa Lucia Lombardi, che, al di là delle sue ineccepibili capacità clinico-specialistiche, ha saputo porre la collaborazione infermieristica al centro e allo stesso livello dell’intervento medico, creando un gruppo motivato, propositivo e altamente professionale. Nuovi progetti fervono, ulteriori cambiamenti subentreranno, sempre nell’interesse dei nostri pazienti.

Dr. Giuseppe Civetta
Responsabile infermieristico Ambulatorio di Oncoematologia
Ambulatorio Accessi vascolari
Ospedale “Dimiccoli” – Barletta

 

Redazione Nurse Times

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