Il dottor Henry Heimlich, all’età di 96 anni, ha salvato un’anziana donna grazie alla tecnica che lui stesso ha ideato nel 1974. È stata la prima volta che l’ha utilizzata in una vera situazione d’emergenza.

Non gli era mai capitato, di utilizzare quella manovra salva-vita che da tanti anni porta il suo nome. Ma alla veneranda età di 96 anni, per la prima volta, nella casa di riposo dove vive a Cincinnati, il noto chirurgo Henry Heimlich ha finalmente potuto sperimentare di persona l’efficacia di quella breve serie di azioni che l’ha di fatto reso famoso in tutto il mondo. Il risultato? Ha salvato un’allegra giovanotta di 87 anni di nome Patty Ris, che aveva inalato un bel pezzo di hamburger e che stava soffocando.

L’anziano inventore della tecnica si è subito reso conto di trovarsi di fronte ad una situazione grave quando, durante la cena, la signora Patty ha portato le mani al collo e non riusciva più a respirare. Si è così alzato in piedi e, senza pensarci un attimo, ha messo in pratica la manovra che aveva mostrato per decenni a migliaia di studenti; facendole espellere in pochi secondi il pezzo di carne che le ostruiva la gola.

“Ho avuto la conferma di tutto quello che avevo fatto durante la mia vita”, ha evidenziato Heimlich commentando l’episodio.

Queste sono state invece le parole della ‘paziente’ Patty Ris, molto emozionata e grata al medico in pensione per averla salvata: “Sarei sicuramente morta se lui non fosse intervenuto. Non c’è alcun dubbio su questo. È stato Dio a farmi sedere vicino a lui”.

La storia è stata raccontata, dal diretto protagonista, al Cincinnati Enquirer. Il dott. Heimlich ha anche sottolineato che fino a quel momento aveva provato il suo ‘abbraccio’ salva-vita solo in dimostrazioni pubbliche e mai in una vera e propria situazione d’emergenza.

La manovra di Heimlich è una tecnica di emergenza ideata nel 1974 e serve a rimuovere un’ostruzione delle vie aeree in un paziente cosciente. Il soccorritore deve abbracciare da dietro la persona che presenta difficoltà respiratoria ed esercitare una forte ed improvvisa pressione con le proprie mani sotto il diaframma. Ciò provoca un aumento della pressione intraddominale ed intratoracica, con la conseguente espulsione dell’oggetto che ostruisce la trachea.

Alessio Biondino

Fonti: Corriere della Sera, Il Messaggero, Cincinnati Enquirer

Foto: Youtube, HenryHeimlich.com

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