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“Where Are U”, l’app ufficiale del Numero Unico di Emergenza 112

Tutti siete a conoscenza di quello che è accaduto nella zona di Milano a causa del dirottamento di un bus. Quello che magari non sapete è l’importanza dell’uso dell’App ufficiale del numero unico emergenza 112!”.

Inizia così uno dei post più recenti della pagina Facebook di SOS Emergenza, nata nel 2017 grazie alla passione di un gruppo di persone: alcune di loro si occupano d’emergenza sanitaria, altre di social media management.

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Tra loro Simone Bedon, esperto in digital marketing, ideatore e creatore del progetto SOS Emergenza.

Simone collabora anche con AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) della Regione Lombardia per la creazione e visibilità di alcuni contenuti digitali e social, come video e dirette live, oltre ad occuparsi di Social Media in Emergency Situations, ovvero situazioni nelle quali impiegare i social media per la comunicazione durante le emergenze.

Aree nelle quali è già attiva l’App.

 

Dato l’uso regolare e massiccio di questi strumenti da parte della popolazione, SOS Emergenza, attraverso i canali social, offre un’altissima visibilità, contribuendo ad una rapida diffusione di importanti notizie alla popolazione.

L’idea è nata, quindi, per diffondere la cultura del soccorso sanitario in Italia ed informare la popolazione della presenza del Numero Unico di Emergenza “112”.

Lo scopo del post, però, è anche far conoscere alla popolazione “Where Are U” (tradotto letteralmente dall’inglese “dove sei?”), l’applicazione ufficiale per smarthphone, gestita da AREU, da cui prende anche il nome utilizzando un gioco di parole.

Ed è qui che ci ricolleghiamo all’evento avvenuto nel milanese, in cui un bus con a bordo una cinquantina di ragazzi è stato dirottato. Cosa sarebbe successo se quel ragazzino che ha chiamato i soccorsi non fosse riuscito a spiegare in che zona erano situati e verso dove si stavano dirigendo? Cosa sarebbe accaduto se gli fosse stato impossibile parlare con l’operatore della centrale?

Per fortuna la cronaca ci racconta una storia a lieto fine, ma l’Appavrebbe potuto venire incontro alle esigenze del momento, non solo perché in grado di geolocalizzare in pochi secondi il dispositivo dal quale si richiede aiuto, ma anche per la possibilità di fare una “chiamata muta” tramite una semplice e intuitiva funzione dell’App. Gli operatori  della Centrale Unica di Risposta (CUR) sono in grado di registrare l’ambiente circostante, ricevono informazioni più precise e si velocizzano così i soccorsi. Si può richiedere l’intervento delle Forze di Pubblica Sicurezza, dei Vigili del Fuoco e del Soccorso sanitario.

La CUR 112 che riceve una chiamata senza l’utilizzo dell’App è in grado autonomamente di risalire ad un’area di probabilità in cui si trova l’utente che chiama con cellulare, ma non all’esatta posizione, a differenza della chiamata tramite “Where Are U”. La posizione ottenuta attraverso il sistema GPS viene trasmessa tramite rete dati o tramite SMS, se la rete dati non è disponibile. Il doppio canale di trasmissione assicura sempre l’invio della posizione.

Attualmente l’App è utilizzabile in: Lombardia, Provincia di Roma (06), Liguria, Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trento, Bolzano, Catania, Caltagirone, Enna, Messina, Siracusa e Ragusa.

Cosa succede se ci si trova in una zona non coperta dal Numero Unico 112?

“Usando l’App e cliccando sul tasto centrale con la cornetta rossa con la scritta 112, in una zona non coperta, ti risponderanno i Carabinieri (numero telefonico 112), che hanno comunque la possibilità di passare la chiamata agli altri enti di soccorso”. Ci fa sapere SOS Emergenza attraverso un commento al post, con il vantaggio comunque di poter vedere le coordinate di dove ci si trova l’utente e comunicarle all’operatore.

Where Are U, disponibile anche in varie lingue, può essere scaricata gratuitamente da questa pagina seguendo alcune semplici istruzioni.

Paola Verde

Redazione Nurse Times

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