Tumori mammella e colon: 2.000 morti per ritardi diagnostici durante il lockdown per il coronavirus

“Si può calcolare che in Italia ci può essere stato un potenziale eccesso di circa 2000 morti per tumori della mammella e del colon retto, a causa del ritardo diagnostico dovuto al procrastinarsi di indagini radiologiche, biopsie o interventi chirurgici durante la fase del lockdown”.

A spiegarlo è l’oncologo Umberto Tirelli, direttore del Centro Tumori Tirelli Medical Group.

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“Lo stesso fenomeno è avvenuto sicuramente anche in Italia per i tumori del polmone e della prostata dove le diagnosi e gli interventi chirurgici sono stati dilazionati anche a causa della mancanza di posti letto in terapia intensiva necessari per poter procedere a questi interventi chirurgici”.

La stima parte dai numeri registrati in Usa: “Antony Fauci, illustre immunologo americano consulente del Presidente Trump, che ha parlato qualche giorno fa in un congresso sulle interazioni tra Covid-19 e cancro, ha affermato – rileva Tirelli – che a causa della Covid-19 si è verificato un potenziale eccesso di 10 mila morti per tumore della mammella e del colon retto per il ritardo o l’assenza di screening in queste patologie durante i mesi del lockdown negli Stati Uniti con conseguenti difficoltà degli ospedali per Covid-19. Tenendo conto della differenza di popolazione tra Stati Uniti e Italia, rispettivamente di 330 milioni e 60 milioni, su arriva ai numeri indicati”.

Inoltre “anche gli infarti e gli ictus hanno avuto una mortalità maggiore per la difficoltà ad accedere alla terapia intensiva negli ospedali”.

Dott. Simone Gussoni

Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

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