Tutto il centro Italia ha tremato, stanotte, alle 03:36. Una scossa di magnitudo 6.0, con epicentro tra Amatrice e Norcia, nella zona di Accumoli, a una profondità di 4,2 chilometri. Ci sono poi state altre scosse, decisamente forti: una di magnitudo 3.9 alle 04:32 e un’altra di 5.4 alle 04:33 del mattino.
E purtroppo tra alto Lazio, Marche e Umbria ci sono stati crolli, devastazione e almeno 13 morti, con un bilancio destinato purtroppo a salire.
Queste le prime parole accorate del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi: “È un dramma, un macello”…”Metà paese non c’è più, qui è un dramma. Abbiamo strade di accesso isolate, da una parte c’è una frana e dell’altra ponte che sta per crollare. Metà paese non c’è più c’è gente sotto le macerie”…”E’ in moto la macchina dei soccorsi. Ci sono problemi di viabilità. Una strada di accesso al centro storico è bloccata per i crolli. L’obiettivo ora è salvare vite umane. Dobbiamo cercare di tenere i nervi saldi”…”80, 90 unità abitative crollate, interi condomini sprofondati. Sono arrivate le unità cinofile per cercare i dispersi. Abbiamo difficoltà anche nei collegamenti con l’ospedale”.
Questo l’appello di Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile, alle 08:33: “La viabilità è stata quasi completamente ripristinata. Non impegnate la zona della Salaria
. E’ una zona da cui passa il soccorso tecnico urgente e di assistenza alle persone”.Questo invece il grido di aiuto di Stefano Petrucci, sindaco di Accumoli: “Non ho la situazione sotto controllo. Il paese è un cumulo di macerie. Molte frazioni sono isolate, senza elettricità. I soccorsi stanno arrivando”.
Gli infermieri del Cives (coordinamento infermieri volontari emergenze sanitarie) sono stati allertati dal Dipartimento della Protezione Civile e attraverso il Direttore Operativo dott.ssa Rosaria Capotosto seguono da vicino lo sviluppo degli eventi…
“I maggiori effetti, con crolli, persone sotto le macerie e ingenti danni, risultano al momento registrati ad Amatrice e ad Accumuli, nel reatino, ma anche i territori di Marche, in particolare nel comune di Arquata del Tronto, e Umbria risultano coinvolti. In questo momento, ha precisato il Capo Dipartimento della Protezione Civile, siamo nel pieno della fase del soccorso in cui la priorità è salvare vite umane, verrà poi il momento dell’assistenza alla popolazione e successivamente quella del rilievo dei danni”.
URGE SANGUE, DI TUTTI I GRUPPI!
Fonti: Messaggero, AdnKronos, Il Fatto Quotidiano
Video: Rieti Life
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