Prima Spring School rivolta agli Ordini delle professioni infermieristiche: “Metodi e strumenti per la nuova rappresentanza”. Presidenti, segretari e tesorieri dei nuovi Opi si sono riuniti in Sicilia per un momento formativo fondamentale, il primo alla luce di una delle più importanti riforme per la professione, ovvero la Legge 3/2018.
Tre giorni di lavoro serrato con lo scopo di fornire strumenti tecnici, operativi, conoscitivi per amministrare correttamente gli Ordini alla luce delle sempre più complesse norme in tema di gestione di Enti pubblici non economici. Ma anche un momento per definire lo scenario attuale e prossimo in cui la professione si sta muovendo e in cui gli Ordini hanno la responsabilità e il dovere di agire a supporto dell’interesse pubblico attraverso la valorizzazione professionale con etica, coerenza, coraggio, consapevolezza, autorevolezza.
La presidente Barbara Mangiacavalli, in questo senso, è stata chiara: “La trasformazione in Ordine non è una mera differenza formale ma sostanziale, e richiede che la rappresentanza professionale debba porsi con cultura e identità, tenendo sempre presenti alcuni elementi valoriali che dovrebbero contraddistinguere ogni Ordine. La scelta di essere presidenti e consiglieri è una scelta libera, che non prevede solo onori ma moltissimi oneri. La rappresentanza non è e non deve essere un mezzo per gestire con interessi personali un luogo di potere. Il primo e unico interesse che guida l’agire ordinistico è l’interesse generale della tutela della salute dei nostri assistiti, che passa attraverso la valorizzazione e lo sviluppo professionale”
.Mangiacavalli ha poi affermato: “I cittadini, le istituzioni, i colleghi si aspettano molto da tutti noi e non dobbiamo deluderli, coltivando modelli relazionali proattivi, dialogo e posizionamenti di estrema competenza che non hanno bisogno di rivendicare e portare solo doglianze, ma essere forti perché pregni di contenuto professionale. Noi infermieri siamo professionisti tenaci, competenti, orgogliosi del nostro sapere, e il sistema e la popolazione avranno sempre più bisogno di infermieri con queste caratteristiche. Gli Ordini devono essere il primo esempio di tutte questi elementi positivi, essere la voce unica, unita, compatta di tutti gli infermieri italiani”.
Ecco perché nella tre giorni della Spring School si sono alternati molti momenti di riflessione politico-istituzionale ai consueti momenti tecnici.
Fonte: www.fnopi.it
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