SPECIALE NURSETIMES. Intervista a Salvatore Vaccaro

Nursestimes intervista Salvatore Vaccaro, segretario provinciale NurSind Catania e membro del Direttivo Nazionale Nursind

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Come non mai in questi ultimi tempi, si sta assistendo ad un uso improprio dei social media(facebook in particolare), ne sono una riprova gli attacchi che le vengono rivolti in questi ultimi giorni, che sono, peraltro, i giorni che precedono l’elezione per il rinnovo del Consiglio Direttivo IPASVI della provincia di Catania per cui lei sta concorrendo con la lista “Insieme per la professione”.

Quando abbiamo deciso di sostenere una lista con una forte componente NurSind eravamo sicuri che sarebbe arrivata anche la calunnia. Quindi nessun stupore.
Quando un intero sistema è in pericolo è normale che reagisca.

– Il “metodo Boffo”, meglio conosciuto come “macchina del fango”, non l’ho inventato io e viene usato per cercare di delegittimare e screditare tutti coloro che esprimono liberamente le loro idee in contrapposizione al potere precostituito. Di fatto la distrazione di massa è la strategia che viene attuata per spostare l’attenzione dai problemi reali. E’ così è stato fatto.

Dicono che ha preso un giorno di ferie per la manifestazione a Roma non aderendo allo sciopero, chiedendo agli altri di scioperare, è vero?

Assolutamente falso, (mi hanno applicato regolarmente la trattenuta in busta paga). L’impegno organizzativo per lo sciopero non è stato indifferente, ma quello che importa è che gli infermieri abbiano acquistato visibilità, che si sia tracciato un percorso con alcune forze politiche di Destra e di Sinistra su problemi concreti come la riapertura della contrattazione e lo sblocco del turnover. Noi proseguiamo per la nostra strada, abbiamo ancora tante cose da realizzare e poco tempo da perdere in chiacchiere. stiamo attraversando un periodo difficilissimo, ed è nostro compito lavorare per i giovani.

Molti hanno posto il problema della presenza all’interno della lista nella quale anche lei è inserito della, mi consenta il termine, “monocromaticità” della stessa, pensa sia davvero un problema e della sua presenza ingombrante all’interno del gruppo. Cosa sente di dover rispondere a coloro che le muovono simili critiche?

“FALSO” vi è addirittura anche un dirigente della FLC-CGIL Università che ha ritenuto validi i nostri intenti è ha deciso di aggregarsi a noi. A mio modo di vedere questo è un falso problema, difatti non è così, anche se la quota predominante delle persone che compongono la lista “Insieme per la professione”, fa parte del sindacato che io rappresento, ossia il Nursind. Del resto anche i candidati presenti nelle altre due liste che concorreranno per il rinnovo del Collegio provinciale IPASVI, sono dirigenti sindacali in rappresentanza delle varie organizzazioni sindacali. Dicevo che è e rimane un falso problema, perché si è preferito scegliere i componenti della lista per i loro meriti professionali e per l’apporto in termini di energie e passione volte al rinnovamento che sapranno mettere in campo, e questo lo è a partire dal candidato presidente, Rosaria Palermo, che abbiamo scelto, e ci tengo a puntualizzare il verbo abbiamo, in quanto nella scelta del gruppo, hanno inciso oltre alle capacità professionali e culturali, le doti umane che ne fanno una professionista moralmente ed eticamente integerrima, onesta e leale. Del resto penso che il potere vada dato a chi non lo cerca, perché saprà, essere la persona che meglio saprà amministrarlo.

Si è creato un clima rovente per queste elezioni a Catania. Non pensa che tutto ciò poteva essere evitato e che la competizione elettorale si debba ricondurre sul piano dei contenuti?

Assolutamente si. D’altra parte noi abbiamo sempre esplicitato il nostro pensiero senza attaccare nessuno sul piano personale. Non mi pare ad oggi che portare un’altra idea di collegio sia così disdicevole.

Alcuni pensano che lei voglia il “monopolio” dell’ IPASVI …

Ma il Monopolio di che? Ho già detto ufficialmente che non voglio nessuna carica all’interno del collegio. Voglio un collegio che faccia sinergia con gli infermieri stessi ma anche con gli altri sindacati, per risolvere questioni importanti. Lei ha idea di come vengano sfruttati i liberi professionisti? Di questo nessuno se ne occupa. Io li chiamo gli schiavi moderni; senza diritti, turni massacranti e stabilità lavorativa zero. Sa che in alcuni posti ormai stanno soppiantando i tempi indeterminati? Colleghi pagati a 12€ lorde l’ora. C’è un gioco al ribasso. Qualcosa bisogna fare.

Se eletti invece cosa avete intenzione di fare oltre occuparvi della libera professione?

Abbiamo scritto e firmato un programma. Intendiamo realizzarlo completamente nel triennio di mandato.

La cosa che invece ci preme sottolineare e che siamo pronti a iniziare una vera e propria guerra contro il Demansionamento. Siamo convinti che si può migliorare e riportare la professione a livelli di normale decoro. Oggi nelle U.O. i colleghi vivono generalmente una sensazione di abbandono e rassegnazione. Questa cosa mi brucia molto umanamente e professionalmente.

Avete scelto una donna come presidente designata; cos’è che vi ha portato a questa decisione?

Rosaria Palermo rappresenta la discontinuità con il passato. Ha una preparazione da fare invidia e ama questa professione. Sinceramente penso che non ci sia posto migliore dove possa esprimere al massimo le proprie capacità. Detto questo chi l’ha conosciuta ha avuto modo di apprezzare le sue grandi doti e il suo equilibrio.

Gli infermieri hanno bisogno di stimoli, di fissare obiettivi raggiungibili, di rinnovamento. Dire che il collegio non sia da riformare è come fare gli struzzi infilando la testa sotto la sabbia. Non possiamo continuare a lamentarci all’interno delle cucine, nei corridoi o all’interno degli spogliatoi. Cambiare è possibile, ma gli infermieri devono comprendere che è necessario fare il salto di qualità; per fare questo bisogna scegliere di essere liberi, di non avere padroni o legami innaturali, il futuro è nelle nostre mani saremo noi stessi a deciderlo.

Redazione Nurse Times

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