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Sironi-Mangiacavalli: speciale intervista doppia per Nurses4EXPO



A pochi giorni dall’apertura dell’evento internazionale dell’anno che coinvolgerà tantissimi infermieri provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, che si terrà presso l’EXPO Milano 2015, la Presidente Nazionale CNAI dott.ssa Cecilia Sironi e la Presidente Nazionale IPASVI dott.ssa Barbara Mangiacavalli concedono a NurseTimes una speciale doppia intervista in cui invitano i colleghi alla partecipazione. L’invito ad un confronto attivo tra esperienze diverse, buone pratiche, e nuove linee di comportamento e gestione professionale della professione infermieristica.

1) Cosa rappresenta Nurses4EXPO per gli infermieri italiani?

Cecilia Sironi:
L’EXPO di Milano è un evento che ha avuto ed ha una grossa rilevanza per il nostro Paese, non solo dal punto di vista economico (che in questo periodo in ogni caso ci fa solo bene!), ma dal punto di vista dell’immagine. Sono stata già due volte fra i padiglioni che esprimono come ciascun Paese vuole rappresentare se stesso agli occhi di tutto il mondo. Il Padiglione Italia mostra i punti di forza dell’Italia e le guide (ragazzi volontari) riescono a rinforzare i messaggi proprio perché “vivono” l’identità italiana. Dovrebbero visitarlo davvero tutti gli italiani per ricordare chi siamo, cosa abbiamo sul nostro territorio e cosa rappresentiamo per tutto il mondo. NURSES FOR EXPO è nata dal desiderio di approfittare dell’interesse dei media per far presente che, se gli infermieri fossero più valorizzati, la salute il benessere delle persone ne trarrebbero un grande giovamento, specie in relazione all’alimentazione e ai suoi nessi con la prevenzione di gran parte delle patologie non trasmissibili che pesano sempre più su nostro servizio sanitario. Per la “storia” del network NURSES FOR EXPO rimando al sito di CNAI, che con GPAIN e i Collegi IPASVI lombardi lo ha lanciato, sottoscrivendo il manifesto. Nel sito nurses4expo ci sono invece alcuni dei principali eventi già attuati con il logo appositamente creato per le iniziative.

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Barbara Mangiacavalli:
Che cosa rappresenti questo per gli infermieri italiani….sarebbe da chiedere a loro: posso solo rimandare a ciò che i media hanno riportato, al gruppo e pagina Facebook NURSES FOR EXPO e…a quanto ciascuno degli aderenti ha trasmesso personalmente contagiando altri….per me sempre troppo pochi! Ci sono stati colleghi che, di fronte al mio entusiasmo, mi hanno chiesto: “Ma cosa c’entrano gli infermieri con il tema di EXPO Nutrire il pianeta, energia per la vita?” Non aggiungo altro….
Nurses4EXPO coinvolge gli infermieri che operano in Italia sotto due aspetti fondamentali. Il primo è quello proprio della nostra professione, garantendo l’assistenza sanitaria e il primo intervento durante l’esposizione universale: 400 tra medici e infermieri hanno dato la massima copertura all’interno dell’esposizione. E si tratta di professionisti attrezzati anche ad affrontare una eventuale situazione di emergenza grazie a un modulo ‘Nbcr’ (nucleare batteriologico chimico e radiogeno), all’avanguardia dei tempi e necessità. Il secondo è quello che caratterizza l’assistenza e coinvolge gli infermieri in prima persona: il concetto di alimentazione, alla base dell’esposizione, e in generale tutto ciò che attiene stili di vita ed educazione sanitaria della persona, prima ancora che dell’assistito e del paziente, fa parte della nostra missione, di ciò che facciamo ogni giorno. E’ nostra funzione, ma direi anche nostra prerogativa e vocazione, diffondere buone pratiche cliniche ma, ancor prima e di più, di stili di vita e di alimentazione sana, negli ambiti extra-sanitari, dove gli infermieri possono raggiungere i cittadini e incidere in modo positivo sulle loro abitudini e comportamenti.

2) Qual è la connessione tra INFERMIERI, PERSONA, VITA e ALIMENTAZIONE?

Barbara Mangiacavalli:
Per noi sono le parole chiave che compongono il tema di EXPOMilano 2015. E le Associazioni e gli Enti che hanno sottoscritto fin dal 2013 il Manifesto Nurses4EXPO, tra cui per gli infermieri CNAI, le Associazioni del GPAIN e IPASVI Lombardia, si sono impegnate a collaborare e a sostenere le reciproche iniziative in modo da inviare un messaggio univoco e forte a favore della salute dei cittadini e della maggior valorizzazione della figura professionale dell’infermiere in Italia. In questo senso l’infermiere non è solo il centro dell’interesse attorno al quale ruotano tutte le sue attività nei diversi ambiti di esercizio professionale (assistenza clinica, formazione, organizzazione, ricerca, consulenza), ma è il professionista protagonista del suo lavoro, radicato nella società in cui vive e quindi capace di agire in modo positivo sulla trasformazione dell’ambiente naturale e sociale in cui vive.
Il tema dell’Expo 2015, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, come sottolinea lo stesso manifesto, pone all’attenzione internazionale il diritto a una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti. E tra gli argomenti di lavoro e di dibattito ce ne sono alcuni direttamente correlati con l’attività che milioni d’infermieri svolgono in tutti i Paesi del mondo: rafforzare la qualità e la sicurezza dell’alimentazione, vale a dire la sicurezza di avere cibo a sufficienza per vivere e la certezza di consumare cibo sano e acqua potabile; assicurare un’alimentazione sana e di qualità a tutti gli esseri umani per eliminare la fame, la sete, la mortalità infantile e la malnutrizione, che colpiscono oggi 850 milioni di persone sul Pianeta, debellando carestie e pandemie; prevenire le nuove grandi malattie sociali della nostra epoca, dall’obesità alle patologie cardiovascolari, dai tumori alle epidemie più diffuse, valorizzando le pratiche che permettono la soluzione di queste malattie; educare a una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita in particolare per i bambini, gli adolescenti, i diversamente abili e gli anziani; valorizzare la conoscenza delle “tradizioni alimentari” come elementi culturali ed etnici.
Tutto questo mi sembra più di una semplice connessione, direi anzi che si tratta di un vero e proprio impegno su scala internazionale e con un valore che va al di là dello stesso concetto di cura per valorizzare il ruolo e la figura della persona e della sua vita sana.

Cecilia Sironi:
Concordo pienamente con quanto espresso da Barbara, e aggiungo che, se non siamo noi infermieri a sottolineare che l’uomo non si nutre “solo” di cibo…non ci sono molte altre figure dedite all’assistenza a farlo. L’approccio globale all’uomo, l’assistenza alla persona come unica e irripetibile, sono sempre stati centrali nella nostra formazione. E chi è da oltre 30 anni nella formazione degli infermieri come me e ha vissuto il passaggio in università sa bene che fatica dobbiamo compiere ogni giorno per mantenere i corsi orientati alla persona, alla salute , al benessere, alla prevenzione, all’educazione alla salute e non alla medicina con tutti i suoi corollari! Non intendo dire che la diagnostica e la terapia sono superflue, ma che l’approccio alla “vita” degli infermieri, la nostra tensione a valorizzare le capacità potenziali delle persone (“energia” che ciascuno di noi ha in sé) per mantenersi in salute dovrebbero essere molto più considerate. Infine, nutrire è riferito anche a “chi nutre” perché le energie che gli infermieri mettono in campo per assistere gli altri devono essere recuperate partendo da ambienti di lavoro più “umani” per chi ci lavora (e qui mi fermo perché l’ICN ha scritto e attivato numerose campagne su questo argomento).

3) In un momento di crisi economica come quella attuale che comprime i bilanci dei sistemi sanitari nazionali e regionali, è fondamentale il ruolo degli infermieri nella prevenzione e nella promozione dei corretti stili di vita? Quale sarebbe l’impatto economico?

Barbara Mangiacavalli:
La risposta in parte l’ho già data. Ed è evidente che la promozione di corretti stili di vita sia la strada da seguire per passare al gradino più alto dell’assistenza. Questo perché con il profondo mutamento dello scenario demografico è necessario anche mettere nelle condizioni le persone di raggiungere le nuove età della vita nelle condizioni migliori, possibilmente di assenza di malattia e in una condizione di benessere o di equilibrio, e comunque con le premesse di una vita sana ed equilibrata. Le indicazioni che di recente danno pressoché tutti gli studi e le analisi per la messa a punto di un nuovo modello efficiente di Servizio sanitario nazionale, pongono l’infermiere in prima linea non solo nei momenti del bisogno conclamato e dell’acuzie, ma anche in quello del supporto vero e proprio per garantire il benessere, anche e forse soprattutto delle persone più bisognose. E questo si potrebbe fare ad esempio, disponendo di una “anagrafe” dei fragili sui quali concentrare gli interventi proattivi domiciliari di “prevenzione” (pronto riconoscimento e trattamento della fase acuta, supporto domiciliare clinico/diagnostico /infermieristico) della perdita funzionale e sui quali assicurare il supporto nella fase “post-acuta”

. Ma la crisi economica ha sicuramente il suo peso su tutto questo. Non c’è dubbio che l’utilizzo non razionale di risorse in sanità, quando queste sono limitate, allontani la società dall’obiettivo di assicurare in modo equo ai propri cittadini il massimo livello di salute e di benessere. E ad aggravare la situazione c’è la crisi economica e le politiche per la riduzione del debito pubblico che potrebbero rallentare l’attuazione di misure per la prevenzione dei rischi sulla salute, che già sconta pesantemente ormai da decenni la difficoltà oggettiva di disporre di risultati epidemiologici certi su molti dei fattori ambientali emergenti.
I calcoli ormai consolidati delle maggiori organizzazioni di ricerca internazionali indicano che ogni miliardo stanziato in prevenzione ne frutta 3 di risparmi in cura e riabilitazione. Ma l’Italia purtroppo è come sempre il fanalino di coda in Europa per investimenti in prevenzione: solo lo 0,5% medio della spesa sanitaria complessiva contro una media Ue del 2,9% e Paesi come la Germania che raggiunge il 3,2%, Svezia (3,6), Olanda (4,8) e Romania (6,2). Le ultime cifre – forse un po’ azzardate, ma che danno la dimensione del problema – indicano in circa 45 miliardi (il 3% del Pil) la stima della mancata prevenzione di infortuni e malattie in Italia.
La cosiddetta “mortalità evitabile”, in calo negli ultimi anni proprio e anche grazie alle politiche più appropriate di assistenza, potrebbe abbassare l’asticella delle spese sanitarie di oltre due miliardi. E perché sia davvero evitabile è necessario che esistano politiche da un lato di corretti stili di vita e dall’altro di prevenzione delle malattie e degli infortuni.
In tutto ciò il ruolo degli infermieri è essenziale perché l’infermiere è “manager” prima che dell’assisto, della persona e sa come aiutarla e indirizzarla non solo in caso di bisogno di salute, ma anche prima che questo si manifesti, limitandone al massimo, se possibile, la stessa insorgenza.

Cecilia Sironi:
Non posso che condividere tutto, aggiungendo che il “contagio” con le esperienze internazionali che CNAI può portare grazie ai suoi contatti con le oltre 130 Associazioni e organizzazioni infermieristiche del mondo (associate all’ICN) e, in particolare, con la presenza a livello europeo nell’EFN potrebbero dare un maggior contributo allo sviluppo delle scienze infermieristiche e della professione tutta nel nostro Paese. Le alleanze per raggiungere obiettivi comuni sono sempre più necessarie, così come le collaborazioni multi-professionali per affrontare problemi sempre più complessi: le malattie non trasmissibili chiedono un approccio che coinvolga interventi e strategie di più Ministeri, non solo quello della salute! Proprio perché l’alimentazione è direttamente coinvolta (si pensi al contenuto di sale negli alimenti, alle tipologie di grassi, ai soft drinks che sono un concentrato di zuccheri non visibili) serve uno sforzo congiunto e un’educazione diffusa a tutti gli strati della popolazione. Più infermieri = più salute, avevamo fatto una campagna dal 2011 che si concluse con un convegno nazionale a Roma dove avevamo parlato di leadership (con Stephanie Ferguson dell’ICN) e, nella tavola rotonda finale, avevamo ascoltato Annalisa Silvestro, Saverio Proia e un rappresentante di AGENAS. Dico sempre che fu un Convegno profetico, perché poi Annalisa fu eletta Senatrice e inaugurò una nuova stagione di presenza di infermieri nella politica italiana.

Tornando alla tua domanda: si conosce l’impatto di un largo impiego di infermieri in settori chiave della sanità, ma manca ancora la volontà politica di passare all’azione.

4) Come partecipare a Nurse4expo. Lanciamo un appello agli infermieri italiani.

Cecilia Sironi:
NURSES FOR EXPO è un network aperto. Non ha una struttura formale fissa e immutabile: ci siamo inizialmente appoggiati al Comitato organizzatore Expovillage2015 perché avevamo bisogno di un riferimento anche amministrativo e tecnico. Un esempio concreto fra tutti: non abbiamo trovato sponsor, ma abbiamo avuto un contributo economico dalla Federazione nazionale dei Collegi IPASVI che ha colto le potenzialità di questa “catena” di eventi infermieristici sotto un unico logo; grazie a Expovillage abbiamo un ente con P.IVA e abbiamo potuto contare su coordinate bancarie già esistenti.
Idealmente vorremmo non finire le iniziative al termine del semestre di EXPOMilano2015. Gli infermieri ci sono sempre, sempre hanno a che fare con alimentazione, tanto c’è da migliorare (ho presente una ricerca condotta negli ospedali milanesi sulla malnutrizione dell’anziano e che ha coinvolto gli studenti di diverse sedi dell’ateneo milanese) speriamo di proseguire con altre iniziative anche in futuro. Tutto dipende da quanti colleghi decideranno di coinvolgersi concretamente. Per esperienza personale tanti possono dirsi disponibili, ma poi si resta sempre in pochi a “lavorare” sulla concretizzazione delle idee. È un problema in tutte le associazioni basate sul volontariato!

Barbara Mangiacavalli:
Gli infermieri sono presenti a Nurses4Expo già in misura determinante. Ma possono dare il loro ulteriore contributo partecipando agli eventi che CNAI (Consociazione nazionale delle Associazioni Infermiere/i), Collegi IPASVI, altre organizzazioni stanno predisponendo proprio in questi giorni all’Esposizione. L’appuntamento imminente è su “Il contributo degli infermieri per nutrire il pianeta”, che raccoglierà alcune esperienze attuate sul territorio italiano in cui emerge il ruolo degli infermieri a favore della salute. Un confronto che, come tutte le occasioni di benchmark, può consentire di mettere a confronto esperienze e buone pratiche e può aiutare chi queste non ha avuto ancora occasione di svolgerle, a imparare e apprendere nuove linee di comportamento e gestione professionale.
Ma a Nurses4EXPO, che ha acceso i riflettori su argomenti così determinanti per il benessere delle persone, gli infermieri possono e devono aderire da oggi in poi ogni giorno della loro attività, non solo nei 190 giorni dell’Esposizione. E lo possono fare oltre che partecipando in modo attivo, anche tenendo ben presente il loro ruolo e le loro possibilità di crescita professionale che si sta realizzando e consolidando nel nuovo modello di assistenza legato all’evoluzione delle competenze in funzione delle necessità assistenziali, ma anche della crescita demografica e delle condizioni di salute della popolazione. Devono essere coscienti della necessità di ampliare le proprie conoscenze e trovare sinergie interprofessionali,secondo il modello di cui gli infermieri affermano ormai da tempo la necessità per migliorare la compliance dei pazienti e per una gestione ottimale delle strutture e delle risorse, ma anche dell’organizzazione del Servizio sanitario nazionale.

La redazione Nurse Times ringrazia la dott.ssa Barbara Mangiacavalli e la dott.ssa Cecilia Sironi per la loro disponibilità e invita gli infermieri italiani a partecipare ad un evento unico, che porterà al centro della scena mondiale gli infermieri italiani protagonisti i prossimi 10 e 11 settembre 2015, appuntamento presso EXPO Milano 2015.

NurseTimes ci sarà…vi aspettiamo numerosi!!

Savino Petruzzelli
Giuseppe Papagni

Per le iscrizioni on-line cliccare qui

In allegato:
il PROGRAMMA di Nurses4EXPO 10 – 11 SETTEMBRE;  

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