Uno studio giapponese ha messo in evidenza l’associazione tra apnee ostruttive del sonno (OSAS) e nicturia negli adulti di età inferiore ai 65 anni.
Lo studio è stato condotto da ricercatori della Kagawa University Faculty of Medicine, guidati da Yasuyuki Miyauchi.
Nella prima analisi dello studio Miyauchi e colleghi avevano evidenziato l’associazione tra OSAS, nicturia e deterioramento della qualità della vita legata ai sintomi a carico delle basse vie urinarie (LUTS), e come queste condizioni migliorassero con un trattamento con pressione positiva continua nelle vie aeree (CPAP). Nell’analisi secondaria il team ha valutato l’impatto della OSAS sulla nicturia, con un focus sulle differenze tra adulti giovani (<65 anni) e anziani (a partire dai 65 anni). Lo studio ha incluso 65 adulti giovani (età media, 51,0 anni) e 25 adulti anziani (età media, 70,0 anni).
Nelle analisi di regressione lineare multipla, il volume urinario notturno e il punteggio totale sulla scala International Prostate Symptom Score (IPSS) si sono mostrati predittori significativi di frequenza urinaria notturna. Nei pazienti giovani la frequenza notturna era significativamente associata a indice di apnea-ipopnea (AHI), volume notturno e IPSS totale
.Sempre nei più giovani, la frequenza notturna e il contenuto di sodio nelle urine aumentavano significativamente con l’aumentare della gravità della OSAS.
Nei pazienti più anziani, invece, la frequenza notturna non si correlava a caratteristiche demografiche o polisonnografiche. Inoltre, non vi era alcuna associazione significativa tra gravità della OSAS e frequenza notturna o contenuto di sodio nelle urine.
Questo non significa necessariamente che la nicturia sia insignificante come sintomo di OSAS negli anziani. In questa popolazione la nicturia ha altri cambiamenti strutturali legati all’età negli organi urinari.
Fonte: Urology – Reuters Health – Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science
Autore: Will Boggs
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