Sanitaservice Foggia cerca infermieri per l’emergenza/urgenza, ma quell’avviso è legittimo?

Alla società in house sono affidati i servizi strumentali nelle Asl e nelle aziende accreditare nel servizio sanitario regionale pugliese. Ma la le linee guida della Regione non prevedono che queste società possano svolgere servizi sanitari. E c’è chi sulla vicenda preferisce mantenere il silenzio

 

FOGGIA – Una forzatura? Un provvedimento illegittimo che si scontra con le line guida della Regione Puglia in materia di servizi svolti dalle società in house per conto delle aziende o enti che fanno parte del servizio sanitario regionale? Le domande, come direbbe qualcuno, sorgono spontanee nel leggere l’avviso del 31 maggio 2017, di Sanitaservice Foggia, con il quale si “intende istituire apposito elenco” di professionisti iscritti all’Ipasvi (quindi infermieri) per prestazioni infermieristiche del servizio di emergenza/urgenza 118 e del servizio dei punti di primo intervento affidate a Sanitaservice.

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Avviso che non avrebbe nulla da eccepire se ti tenesse conto del fatto che la Sanitaservice Foggia (una delle sette società partecipate interamente da Aziende e Asl che operano nel servizio sanitario regionale pugliese) tra i servizi erogati alla Asl Foggia prevede anche quello di “supporto ai servizi di emergenza/urgenza 118”.

Questione di lana caprina, verrebbe da pensare, anche se proprio quel punto qualche controversia nella interpretazione (o nell’applicazione?) la solleva. Ad una lettura superficiale verrebbe da pensare che la Sanitaservice Foggia ha tutte le carte in regola per istituire un apposito elenco di infermieri da impiegare nel servizio di emergenza/urgenza 118 e nel servizio dei punti di primo intervento.

Ma bisogna andare in profondità a questa vicenda per coglierne le sfumature e qualche legittimo dubbio sulla correttezza di quell’avviso. Perché le linee guida della Regione Puglia per le società in house (la Saniservice rientra in questa tipologia) non prevede che possano svolgere servizi sanitari. E il lavoro degli infermieri, sia per l’emergenza/urgenza 118 che per i punti di primo soccorso, va considerato un servizio sanitario

.

Ma la questione foggiana solleva altre perplessità: è uno dei pochi casi in Italia (se non l’unico) dove si consente una doppia gestione della professione infermieristica. I dipendenti delle aziende che operano nei servizi di emergenza/urgenza sono inquadrati con il contratto nazionale di lavoro ma, parallelamente si consente ad una società in house (la Sanitaservice, appunto) di impiegare infermieri, nello stesso servizio sanitario, con contratto di lavoro dipendente (ma quello della Sanitaservice) o di lavoro autonomo.

Un’anomalia sottile che sfugge, probabilmente, all’ordine professionale degli infermieri foggiani (non c’è traccia di prese di posizione dell’Ipasvi in tal senso) ma non ai sindacati della sanità: in un recente incontro in Regione Puglia, con il presidente Michele Emiliano, le OO. SS. hanno sollevato proprio la questione della Sanitaservice Foggia e del suo avviso per l’istituzione di un elenco di infermieri da utilizzare nei servizi di emergenza/urgenza. Questione che ha sorpreso il Governatore pugliese dal quale è arrivata l’assicurazione di un immediato riscontro di questa situazione.

Nel frattempo, il gruppo di lavoro costituito dalla Regione Puglia per approfondire le tematiche che hanno riguardato le aziende in house delle Asl (appunto le sette Sanitaservice pugliesi) ha indicato quale strada percorrere nell’immediato futuro: fondere le attuali sette società in un’unica Newco che continuerebbe a svolgere i servizi strumentali nelle Asl e nelle aziende sanitarie accreditate nel servizio sanitario regionale pugliese.

 

Salvatore Petrarolo

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