Procedure sospese, rischi di criticità, limitati poteri decisionali. Sono alcuni dei passaggi evidenziati dal presidente della Regione Molise, Donato Toma (foto), nella relazione prodotta dall’Azienda sanitaria regionale (Asrem) e dalla direzione generale della Salute, in merito alla mancata nomina del commissario ad acta. Il documento è stato illustrato questa mattina nel corso della riunione del Consiglio regionale. La questione sanità, dunque, resta di stretta attualità e al centro del dibattito politico.
Secondo la relazione, “l’assenza del commissario assume profili di criticità ancora più impattanti se si tiene conto delle osservazioni formulate dai ministeri vigilanti (Mef e Salute) lo scorso 14 luglio, dalle quali emerge che si starebbe profilando un disavanzo non coperto per il 2018”. L’assenza del commissario, dunque, “rischia di compromettere la definizione della programmazione futura delle politiche sanitarie regionali”. E rischia pure di causare “la perdita di risorse finanziarie aggiuntive”.
Molti provvedimenti sono di competenza del commissario. “Io non ho poteri – ha ricordato Toma –. Volevo che il Consiglio prendesse atto di queste criticità e comprendesse l’importanza della mia azione nei confronti del Consiglio dei ministri, a cui spetta nominare il commissario ad acta”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Ansa
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