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San Carlo di Potenza, “mancano infermieri e si assumono impiegati”

Potenza, ospedale San Carlo. Si è al collasso per la carenza di infermieri, ma si assumono amministrativi

Potenza, ospedale San Carlo. Si è al collasso per la carenza di infermieri, ma si assumono amministrativi

Il presidente della Seconda Commissione consiliare regionale ha chiesto di acquisire tutti gli atti relativi al provvedimento, parlando di “amici degli amici” e di “assunzioni clientelari”

All’Ospedale San Carlo di Potenza la recente razionalizzazione sanitaria e l’accorpamento di molti uffici non ha prodotto un esubero di personale. Anzi: è esplosa una “Assoluta necessità e indifferibilità di un potenziamento delle strutture” e una oggettiva esiguità sia di figure professionali amministrative si di quelle a supporto di funzioni sanitarie”.

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Perciò, con una delibera dello scorso luglio, l’azienda sanitaria ha deciso di incrementare, per 12 mesi, le prestazioni relative ai servizi di supporto all’attività amministrativa, che sono affidati ad una società esterna. Così sono stati assunti 19 operatori, tra amministrativi e ausiliari, con un contratto rinnovabile di un anno. Per una spesa di oltre 400.000 euro.

Giannino Romaniello, presidente della Seconda Commissione consiliare regionale (organismo consiliare che si occupa di controlli, verifiche e bilancio) ha però deciso di accendere i riflettori su questa vicenda, cercando di vederci chiaro: ha così chiesto di acquisire tutti gli atti relativi al provvedimento

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Perché? Beh… a fronte delle ripetute denunce di mancanza di infermieri, medici e operatori socio – sanitari all’interno del San Carlo, era prioritario assumere personale amministrativo e ausiliario?

Definendo i nuovi assunti amici degli amici e facendo leva sul suo passato di sindacalista, Romaniello ha specificato: È la prima volta che il processo di accorpamento di uffici non determina un esubero di personale. Si rovescia così il paradigma in cui il processo di razionalizzazione della spesa si conclude con una riduzione”.

Ma non solo. Perché secondo il presidente della seconda Commissione, “quelle che sono state fatte sono assunzioni clientelari. Non si comprendono i criteri adottati per la selezione del personale. Di qui, la mia decisione di chiedere l’acquisizione degli atti per mettere la Commissione in condizione di capire le ragioni di tali operazioni”.

Nei prossimi giorni potrebbe essere convocata una Commissione con all’ordine del giorno la vicenda.

Alessio Biondino

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

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