Un incendio in terapia intensiva Covid-19 ha provocato la morte di dieci persone ed il ferimento di molti altri pazienti e professionisti della salute. Sette di loro sono ricoverati in gravi condizioni.
Destano particolari preoccupazioni le condizioni di un medico in servizio, ricoverato in prognosi riservata con ustioni sull’80% del corpo.
Il rogo è divampato nell’ospedale pubblico nella provincia di Neamt, nell’area nord est della Romania. Secondo quanto riferito dai media di Bucarest, il rogo è scoppiato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale e le vittime sarebbero state tutte persone intubate, affette da Covid-19.
Una portavoce del governo ha riferito che un medico sia in condizioni gravissime con ustioni sull’80% del corpo. I pompieri sono riusciti a spegnere il rogo, le cui cause non sono ancora conosciute.
Tutto potrebbe avere avuto inizio a causa di un cortocircuito. Un reparto adiacente a quello dove sono divampate le fiamme è stato evacuato.
“Il ministro della Salute, Nelu Tataru, si recherà questa sera a Piatra Neam? per valutare la situazione. Dalle informazioni che abbiamo finora, un paziente con ustioni (il medico) sarà trasferito all’ospedale della contea di Iasi. Altri pazienti con Covid 19 saranno trasferiti a Letcani”, ha annunciato il Ministero della Salute.
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