Educazione Sanitaria

Riconoscere precocemente segni e sintomi dell’ictus può salvarci la vita

Il video che segue, del CDC di Atlanta (Usa), ci insegna come imparare a riconoscere segni e sintomi dell’ictus

Quando qualcuno è colpito da ictus, ogni minuto conta. Proprio come spegnere un incendio rapidamente è in grado di fermarne la propagazione, il trattamento immediato di un ictus è in grado di ridurre i danni al cervello. Se si impara a riconoscere i segni rivelatori di un ictus, è possibile agire rapidamente e salvare una vita, magari anche la tua.

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Sia per gli uomini che per le donne, è necessario fare attenzione a questi 5 segnali dell’ictus che possono comparire rapidamente.

Primo, intorpidimento o debolezza alle braccia, alle gambe o al volto in special modo se avvertiti in una sola nella parte del corpo.

Secondo, confusione, inclusa la difficoltà ad esprimersi o a farsi capire.

Terzo, difficoltà alla vista, da uno o da entrambi gli occhi.

Quarto, andatura incerta o mancanza di equilibrio o vertigini.

Quinto, mal di testa, violento e dalla comparsa repentina.

L’orologio comincia a segnare i secondi dal momento in cui avverti questi sintomi, perché alcuni trattamenti possono essere agiti solo nelle prime tre ore dall’esordio dei sintomi. Non aspettare dunque, chiama il 118 per essere portato immediatamente in ospedale anche se i sintomi regrediscono.

Se pensi che qualcuno possa avere un ictus, ricorda il termine FAST.

F come faccia, chiedi alla persona di sorridere e controlla che il volto non sia asimmetrico.

A come braccia, chiedi alla persona di alzarle entrambe e vedi se una delle due cede.

S come discorso, chiedi alla persona di ripetere una breve frase e nota se le parole abbiano un senso.

Ed infine,

T come tempo.

Se noti uno solo di questi sintomi chiama il 118 per fare arrivare il paziente in ospedale il prima possibile.

L’ictus è un emergenza sanitaria che se trattata immediatamente può far ritornare in uno stato ottimale colui che ne è stato colpito.

Rosaria Palermo

Fonte:

www.youtube.com

 

Rosaria Palermo

Infermiera dal 1994. Attualmente, infermiera specialista del rischio infettivo presso l'ARNAS Garibaldi di Catania. Ho una laurea magistrale e due Master, uno in Coordinamento e l'altro in Management del rischio infettivo. Faccio parte del Direttivo di ANIPIO (Società Scientifica degli Infermieri Specialisti del Rischio Infettivo) dal 2016. Penso che lo scatto nella nostra professione debba essere culturale, prima di ogni cosa. Nelson Mandela diceva che la conoscenza è l'arma più potente di cui gli esseri umani dispongano, ed è ciò che permetterà alla nostra professione di ritagliarsi gli spazi che le competono.

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