Puglia, “Le Iene” contro gli sprechi in sanità. La replica del governatore Emiliano: “Solo falsità”

Un’inchiesta del programma di Italia Uno mette in luce la strana situazione dell’ospedale di Terlizzi e di altre strutture Nel mirino anche le nomine sospette di alcuni dirigenti dell’Asl Bari. Il presidente della Regione non ci sta e parla di “disinformazione”.

Durante la puntata andata in onda ieri sera, martedì 22 ottobre, il programma Le Iene ha proposto un’inchiesta portata dell’inviato Gaetano Pecoraro sugli sprechi nella sanità pugliese, occupandosi in particolare dell’ospedale “Sarcone” di Terlizzi (Bari). Dopo un ammodernamento costato oltre 13 milioni di euro, la struttura ha subito una battuta d’arresto, per poi essere trasformata in ospedale per la post-acuzie con l’approvazione del piano di riorganizzazione varato dalla Giunta Emiliano, che ha previsto un drastico ridimensionamento dei servizi all’utenza. La trasmissione di Italia 1 ha messo a nudo una situazione grottesca: apparecchiature nuovissime mai usate, sale operatorie moderne ma vuote, un reparto che ospita una sola degente… Un autentico smacco per il nosocomio terlizzese, recentemente interessato pure da crolli nella zona ambulatoriale, con conseguente dirottamento di molti pazienti nelle vicine Corato e Ruvo. Ma l’aspetto forse più surreale della vicenda sta nel fatto che la chiusura entro il 2020 era prevista già da diversi anni. Ciononostante, si è proceduto a una ristrutturazione per la quale sono stati versati fiumi di denaro pubblico. Terlizzi, ma non solo. L’inchiesta de Le Iene ha interessato anche gli ospedali di Rutigliano, Toritto, Alberobello e Putignano, oggetto di ulteriori, corposi investimenti e poi abbandonati a se stessi. Insomma, un quadro complessivo che fa rabbia e che si protrae da almeno dieci anni, chiamando in causa varie amministrazioni regionali: da quella di Raffaele Fitto all’attuale di Michele Emiliano, passando per quella del terlizzese doc Nichi Vendola. Un pasticcio di cui fanno parte, inoltre, le nomine di alcuni dirigenti della Asl Bari che, sempre secondo il programma Mediaset, sarebbero avvenute senza concorso pubblico o in barba ai regolamenti. Tali nomine sono state poi dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale, ma la sentenza non ha sostanzialmente portato ad alcuna destabilizzazione.
Michele Emiliano intervistato dalla “Iena” Gaetano Pacoraro.
Intervistato dall’autore del servizio, il governatore Emiliano ha reagito con stizza, rivendicando i grandi passi avanti del Sistema sanitario pugliese e paventando anche una querela per l’uso a suo dire improprio della parola “sperperi”. Inoltre ha postato su Facebook l’ultima parte dell’intervista (non andata in onda integralmente), accompagnata dal post che riportiamo di seguito. “In Puglia, da quando sono diventato presidente, NESSUN OSPEDALE è STATO CHIUSO. Gli ospedali sono stati riclassificati in applicazione della legge nazionale (il DM70). Non ce lo siamo inventato in Puglia, questo meccanismo, è lo stesso in tutta Italia. Pecoraro dice il falso parlando di “festival dello spreco”. Non dice che in Puglia abbiamo risanato i conti e, in soli quattro anni, abbiamo fatto risalire i livelli essenziali di assistenza, passando dal penultimo posto in Italia alla metà alta della classifica, sbloccando migliaia di assunzioni ferme dal 2001. Tutto questo con meno risorse rispetto al Nord: la sanità pugliese, a parità di abitanti, rispetto all’Emilia Romagna ha 15mila dipendenti in meno e un budget annuale a disposizione inferiore di 80milioni di euro. Ci sono ancora molte cose da fare, lavoriamo senza sosta per questo, tutti voi avete il mio numero di telefono proprio per segnalarmi le cose che non vanno. Ma un conto è segnalare lealmente ciò che va migliorato, un conto è dare informazioni false, che poi diventano la base di strumentalizzazioni politiche. La disinformazione si combatte con la verità. Grazie a chi ha avuto la voglia e la pazienza di approfondire questi argomenti e mi aiuterà a spiegare agli altri come stanno le cose”. Guarda il servizio de Le Iene Redazione Nurse Times  
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