Il loro compito consiste nel trasportare i bimbi nati prematuri nelle province di Bari e Taranto al reparto di Terapia intensiva neonatale del Policlinico barese. Per farlo, utilizzano ambulanze attrezzate, pronte a partire ogni giorno (h24), e incubatrici speciali, grazie alle quali possono salvare la vita di tanti neonati bisognosi di assistenza particolare. Sono gli infermieri e i medici del servizio Sten, attivato dalla Regione Puglia cinque mesi fa.
Peccato che per questo lavoro non abbiano ancora visto un euro. I pagamenti, infatti, restano bloccati, sebbene la Regione sostenga che i fondi per il servizio non manchino. Fatto sta che la situazione è identica al “Vito Fazzi” di Lecce
e al Riuniti di Foggia, gli altri due ospedali coinvolti nel progetto. Il tutto in barba agli accordi sindacali e alle promesse derivanti da una lunga serie di riunioni. Nicola Laforgia, primario del Policlinico, sta perorando la causa del personale impegnato nel servizio, ovviamente contrariato per il perdurare dello stallo. Al momento, però, la matassa sembra difficile da sbrogliare.Redazione Nurse Times
Fonte: www.borderline24.com
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