Il loro compito consiste nel trasportare i bimbi nati prematuri nelle province di Bari e Taranto al reparto di Terapia intensiva neonatale del Policlinico barese. Per farlo, utilizzano ambulanze attrezzate, pronte a partire ogni giorno (h24), e incubatrici speciali, grazie alle quali possono salvare la vita di tanti neonati bisognosi di assistenza particolare. Sono gli infermieri e i medici del servizio Sten, attivato dalla Regione Puglia cinque mesi fa.
Peccato che per questo lavoro non abbiano ancora visto un euro. I pagamenti, infatti, restano bloccati, sebbene la Regione sostenga che i fondi per il servizio non manchino. Fatto sta che la situazione è identica al “Vito Fazzi” di Lecce
e al Riuniti di Foggia, gli altri due ospedali coinvolti nel progetto. Il tutto in barba agli accordi sindacali e alle promesse derivanti da una lunga serie di riunioni. Nicola Laforgia, primario del Policlinico, sta perorando la causa del personale impegnato nel servizio, ovviamente contrariato per il perdurare dello stallo. Al momento, però, la matassa sembra difficile da sbrogliare.Redazione Nurse Times
Fonte: www.borderline24.com
Di seguito una nota a cura dell'Associazione avvocatura degli infermieri (Aadi). L’ufficio legale nazionale dell’Aadi…
Arrivato per la prima volta questa estate in Europa, il virus Oropouche ha già causato…
Nel quadro delle politiche di sostegno al reddito per il 2024 l'articolo 2-bis, comma 1…
Alessandro Stievano, referente per gli Affari internazionali della Fnopi, è stato nominato Chief Nursing Officer…
Tiene sempre banco la svolta annunciata dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, con l'introduzione della…
"Il tempo delle promesse è finito. Le condizioni lavorative dei professionisti sanitari infermieri, ostetriche e…
Leave a Comment