Progetto Guardian Angel 3.0: vivere con l’osteoporosi

Le ossa non si fratturano solamente a seguito di un trauma o una caduta, ma uno scheletro debole ‘collassa’ su se stesso se affetto da osteoporosi severa.

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L’osteoporosi è una patologia complessa e subdola: non dà segno di sé sino a che non si verifica una frattura e anche tra i medici viene spesso considerata una condizione inevitabile, senza dignità di patologia. Provoca un deterioramento della massa e della qualità dell’osso con una maggiore esposizione al rischio di frattura per traumi anche minimi.

Per la sua enorme rilevanza sociale e clinica l’osteoporosi severa è al centro del progetto “Guardian Angel – Severe osteoporosis patient management” giunto alla sua terza versione (3.0) presso il Policlinico Tor Vergata, il quale ha come finalità la promozione dell’educazione terapeutica mirata, intervento indispensabile per consentire alle pazienti con frattura da fragilità di gestire al meglio la propria malattia, di prevenire le complicanze come il rischio di rifrattura, di avere un impatto positivo sulla qualità di vita, sia in setting ospedaliero (ortopedico/traumatologico) che ambulatoriale.

L’attuale versione 3.0 del progetto Guardian Angel è dedicata all’educazione terapeutica di pazienti con osteoporosi, sia presso setting assistenziali di degenza che ambulatoriali. In precedenza, a partire da maggio 2013 ad aprile 2014, è stato realizzato il progetto Guardia Angel 1.0  in cui sono stati selezionati dei responsabili di aree regionali che poi si sono fatti carico dell’addestramento e del tutoraggio degli infermieri assegnati, mentre da febbraio a novembre 2014, ha avuto luogo Guardia Angel 2.0, dedicato all’educazione terapeutica alle pazienti con osteoporosi che afferivano ad ambulatori di diversa tipologia. Il progetto Guardian Angel ha utilizzato una metodologia innovativa di formazione, in quanto in tutte le fasi è stata prevista una formazione sul campo con il tutoraggio diretto dei partecipanti a cura dei responsabili del progetto.

L’obiettivo del progetto Guardian Angel è quello di individuare anche in Italia una rete di professionisti, che possa ampliarsi sempre più, per contribuire a creare la figura del Bone Care Nurse (BCN), già presente in diversi Paesi.

Il BCN è un infermiere con conoscenze approfondite e aggiornate sulle malattie metaboliche dell’osso e specifiche competenze cliniche per pianificare, gestire e valutare l’assistenza a pazienti con osteoporosi. Il BCN può agire a vari livelli di prevenzione (primaria, secondaria, terziaria) e nei diversi setting assistenziali in regime di ricovero e/o ambulatoriale, dal momento della presa in carico, al momento della dimissione. E’ inoltre responsabile di valutare continuamente, l’aderenza alle terapie prescritte e agli stili di vita.

Sono progetti come questi, sempre più rilevanti, per lo sviluppo professionale infermieristico e per la differenza che gli infermieri possono fare in termini di outcome assistenziali per i pazienti e per il loro miglioramento della qualità di vita.

Sabina Piazzolla

Redazione Nurse Times

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