La situazione presente nelle corsie ospedaliere appare sempre più sconfortante: sarebbero presenti più infermieri sessantenni che trentenni. Tra i professionisti sanitari responsabili dell’assistenza infermieristica sono in costante aumento coloro che presentano inidoneità o limitazioni al lavoro conseguenti a motivi di salute.
Il netto incremento dell’età media degli infermieri andrebbe di pari passo con un altro problema, ovvero la continua riduzione degli organici. Il blocco delle assunzioni, la crisi economica e la difficoltà, se non l’impossibilità, di andare in pensione hanno ridotto al minimo i concorsi pubblici
“In realtà non abbiamo tanti infermieri disoccupati – dice Barbara Mangiacavalli, presidente di Fnopi -. Tra cooperative, libera professione, attività nel privato, contratti a tempo lavorano quasi tutti. E se una Asl fa un avviso per assunzioni a tempo determinato, ha problemi a trovare candidati. Se invece lo fa a tempo indeterminato, arrivano carovane di candidati per una manciata di incarichi. Nel nostro Paese il posto fisso è sempre un miraggio”.
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