L'assessore accusato di "collaborazionismo" con gli infermieri
Dott. Venturi, assessore sanità Emilia Romagna
La decisione, presa nella tarda serata di ieri, in presenza dello stesso Venturi, rappresenterebbe una mossa “grave e inaudita” per il governatore Stefano Bonaccini.
“Non ho parole, pensavo prevalesse il buonsenso”, ha commentato Venturi.
In seguito al provvedimento del proprio Ordine professionale, l’assessore potrà fare appello. Lo stesso medico annunciò quasi due mesi fa di essere oggetto di un provvedimento disciplinare in seguito al testo firmato in qualità di titolare del comparto Sanità, e non come medico.
In tale occasione, l’assessore regionale accusò il numero uno dei medici bolognesi, Giancarlo Pizza, che lo aveva messo di fatto sotto inchiesta, di agire con “infondatezza”, “illegittimità” e “strumentalità”.
Viene pertanto oggi ribadito come la decisione dell’organo dell’Ordine dei medici “manchi di rispetto alla Giunta dell’Emilia-Romagna, istituzione che rappresento e di cui, di fatto, viene bocciata in maniera politica una delibera”.
Bonaccini: “Processato il suo operato da assessore”. Per il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini quella dell’Ordine dei medici è “una decisione molto grave e inaudita“, con la quale “un Ordine professionale giudica le scelte di un organo politico come la Giunta regionale”.
Il governatore, che definisce Venturi “oltre che una brava persona, un ottimo assessore”, sottolinea come l’Ordine abbia radiato l’assessore non “per una violazione al proprio codice deontologico o per comportamenti o scelte come medico”, ma “processando il suo operato da assessore”.
Bonaccini ricorda come “l’operato di un assessore e di una Giunta, in democrazia, è sottoposto al giudizio dei cittadini (o eventualmente della Magistratura, se si registrano illeciti o irregolarità, ma il caso non ha nulla a che fare con questo), non di un Ordine professionale, a cui non compete certo il sindacato sulle scelte di un organo politico”.
E conclude “come presidente e come Giunta dell’Emilia-Romagna tuteleremo nel contempo, in tutte le sedi e in tutte le forme necessarie, la nostra autonomia e la nostra immagine, insieme a quella del Servizio sanitario regionale. La sanità dell’Emilia-Romagna non si lascia processare da chi, peraltro, nonostante guidi l’Ordine dei medici di Bologna, ha più volte espresso dubbi sull’obbligo vaccinale e sulla nostra legge regionale che ha aperto la strada a livello nazionale”.
La Lega ne chiede le dimissioni. Sulla vicenda monta una polemica politica. “Più di una volta abbiamo messo in guardia la Giunta regionale circa l’inopportunità di uno scontro tra Istituzioni e medici”, tuona il gruppo della Lega nord in Regione, “l’incapacità di dialogare della Giunta invece non ha fatto altro che esasperare il dibattito ed oggi ne raccogliamo i frutti con questo epilogo paradossale. Ora l’assessore Venturi deve fare un passo indietro e dimettersi”.
Fonte: Repubblica
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