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Pchs, nuovo sistema per abbattere le infezioni ospedaliere

Prodotto sulla base di una ricerca scientifica svolta dall’Università di Ferrara, il Pchs si propone di far fronte con decisione alla piaga delle infezioni ospedalier

Prodotto sulla base di una ricerca scientifica svolta dall’Università di Ferrara, il Pchs si propone di far fronte con decisione alla piaga delle infezioni ospedaliere tramite una profonda igienizzazione degli ambienti. “…Si è rilevata una riduzione tendenziale delle Ica (Infezioni Correlate all’Assistenza) di oltre il 60%”.

Si chiama Pchs (Probiotic Cleaning Hygien System), è stato presentato ieri ad un convegno di studi scientifici all’undicesima edizione del Forum Risk Management in Sanità (Firenze) ed è un nuovo sistema di pulizia in grado di garantire un’igiene stabile negli ambienti.

È stato concepito e sviluppato, sulla base di una ricerca scientifica svolta dal Centro Studi Inquinamento Ambienti ad Alta Sterilità dell’Università di Ferrara, per far fronte alla piaga delle infezioni ospedaliere; piaga che colpisce, ad oggi, circa l’8-10% dei pazienti ricoverati con punte del 15% nei reparti di terapia intensiva.

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Secondo Federanziani: “Le infezioni ospedaliere fanno più vittime degli incidenti stradali. Oltre 22 mila i morti in tre anni con una spesa per lo Stato di 11 miliardi”.

In molti casi, gli agenti patogeni che causano tali infezioni (che spesso si traducono in polmoniti) sono batteri multiresistenti o addirittura panresistenti agli antibiotici, assai difficili da sconfiggere e che continuano a bivaccare in ambiente ospedaliero sempre pronti ad infettare nuovi ospiti. Come eliminarli o renderli inoffensivi? Sembra che proprio il Pchs sappia come fare:

  • contrasta la crescita dei batteri patogeni e dei superbatteri, diminuendo la popolazione microbica portatrice di geni di farmaco resistenza;
  • stabilizza, altresì, i livelli di igiene molto di più (90% in più!) dei tradizionali detergenti e disinfettanti;
  • riduce l’impatto ambientale con un minore utilizzo di risorse energetiche ed idriche, una minore quantità di materiali di scarto e di prodotti chimici pericolosi utilizzati;
  • abbassa del 5-15% i costi di pulizia.

Queste le parole di Massimo Menichini, direttore generale Copma (impresa specializzata nel settore dell’igiene che ha introdotto il Pchs): “Abbiamo già iniziato a collaborare con alcune strutture sanitarie ed ospedaliere curando direttamente le attività di pulizia ed igiene. In una struttura ospedaliaro-riabilitativa di Ferrara è stato effettuato uno studio della durata di 12 mesi nel quale sono state applicate strategie multimodali e multidimensionali con implementazione del sistema Pchs: si è rilevata una riduzione tendenziale delle Ica (Infezioni Correlate all’Assistenza) di oltre il 60%”.

Alessio Biondino

Fonte: AdnKronos

Redazione Nurse Times

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