AstraZeneca e Pfizer: “Non vendiamo il vaccino al settore privato”

Le aziende farmaceutiche precisano di non fornire il proprio siero al di fuori dei canali governativi ufficiali.

AstraZeneca ha presentato un esposto ai carabinieri del Nas per denunciare ogni tentativo di assicurare forniture di vaccino anti-Covid al di fuori dei canali governativi ufficiali e ha prontamente informato di tale esposto le autorità competenti. Lo rende noto la stessa casa farmaceutica, sottolineando che “nel caso in cui AstraZeneca venisse nuovamente associata ad attività illecite in relazione alla fornitura del vaccino, ci riserveremo di agire legalmente nelle sedi opportune”. E ribadendo che “non vi è attualmente alcuna fornitura, vendita o distribuzione del vaccino al settore privato”. 

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AstraZeneca, precisa l’azienda, “è impegnata a supportare un accesso al vaccino ampio, equo e senza profitto per tutta la durata della pandemia e terremo fede al nostro impegno globale nei confronti dei governi e delle organizzazioni sanitarie internazionali”. Inoltre, con riferimento alle notizie apparse e “inerenti l’esistenza di canali paralleli di fornitura del nostro vaccino anti-Covid 19, in cui AstraZeneca sarebbe in qualche modo coinvolta, vogliamo ribadire che non vi è attualmente alcuna fornitura, vendita o distribuzione del vaccino al settore privato”. Conclude l’azienda: “Se qualcuno offre vaccini attraverso il settore privato, è probabile si tratti di vaccini contraffatti, e come tali vanno segnalati alle autorità competenti”.

Anche Pfizer e BioNTech hanno precisato lo stesso concetto, intervenendo sulle voci di un presunto mercato parallelo dei vaccini anti-Covid disponibili per l’uso in Ue: “Durante la pandemia i nostri contratti sono con i governi e forniremo i vaccini secondo il canale da loro prescelto e i luoghi di vaccinazione designati, soggetti ad autorizzazione o approvazione regolatoria. Pfizer e BioNTech non stanno fornendo il loro vaccino al mercato privato in questo momento”.

“E’ importante – sottolineano da Pfizer – che i vaccini rimangano all’interno della catena di fornitura stabilita in modo da poter garantire che le dosi raggiungano le popolazioni designate in buone condizioni, e che vengano somministrate dove esistono un supporto appropriato per gli operatori sanitari e il monitoraggio della farmacovigilanza. Pfize ha sviluppato piani e strumenti logistici dettagliati per assicurare il corretto trasporto del vaccino, la conservazione e il monitoraggio continuo della temperatura. La nostra distribuzione si basa su un sistema flessibile, just-in-time, che spedisce le fiale congelate al punto di vaccinazione”.

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