Napoli, guarito bimbo con sindrome da tempesta citochinica correlabile a coronavirus

Il piccolo di otto anni è stato dimesso dall’ospedale pediatrico Santobono.

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È stato dimesso dall’ospedale pediatrico Santobono di Napoli il bambino di otto anni affetto da sindrome da tempesta citochinica correlabile a un’infezione da coronavirus. Il bimbo, residente nella provincia di Napoli, era ricoverato da 12 giorni.

La tempesta di citochine è una grave sindrome da risposta infiammatoria multisistemica che ha interessato, come accaduto in questo caso, cuore, fegato, polmone, reni, pancreas. Il caso avvalora quanto sta si sta affermando nella comunità scientifica internazionale: i bambini possono essere assolutamente asintomatici nella “fase virale” dell’infezione da Sars-Cov-2 e sviluppare successivamente la grave patologia da “tempesta delle citochine” post-infettiva.

Di fatto la reazione del sistema immunitario dei bambini al virus risulta straordinariamente efficace, ma tanto forte da determinare, in alcuni casi, un’infiammazione diffusa a diversi organi vitali. Questa patologia rientra tra quelle per cui è in atto una ricerca sul campo in diversi Paesi e il caso campano, già condiviso con la comunità medica internazionale, sarà oggetto di una pubblicazione scientifica.

Da altre regioni era già arrivata un’allerta per un incremento anomalo di casi di sindrome di Kawasaki, malattia autoimmune simile alla condizione di “tempesta delle citochine” in bambini già positivi al Covid-19. “Come sempre il ritorno a casa di un nostro piccolo paziente è per noi sempre un motivo di grande soddisfazione”

, dichiara Anna Maria Minicucci, direttore generale del Santobono-Pausilipon.

“Anche in quest’occasione – aggiunge – il buon esito del caso è il risultato delle elevate competenze multispecialistiche presenti in azienda. La strategia della condivisione clinico-diagnostico-terapeutica tra pediatri di urgenza, pneumologi, nefrologi, cardiologi, ematologi e radiologi è stata vincente. Le prime evidenze cliniche ci dicono che il contatto con il virus può essere estremamente pericoloso anche per i pazienti pediatrici. I nostri medici contribuiranno ad arricchire la letteratura medica internazionale, presentando il caso trattato in questi giorni”.

E ancora: “Il bambino presentava un quadro clinico complesso con una patologia multiorgano. Sarà ora sottoposto a un attentissimo follow-up per monitorare la risposta alle terapie e assicurarsi che la patologia non lasci esiti. Ad oggi quello trattato dal Santobono è il primo caso che ha presentato questo tipo di complicanza in Campania, ma è attualmente sotto stretta osservazione un secondo bambino giunto ieri in condizioni critiche e trasferito da un altro ospedale regionale”.

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