Ministro dello Sport, Spadafora “Calciatori a rischio stress? Gli infermieri lo sono”

Il Ministro Spadafora "Permettetemi di obiettare: io penso anche ai tre infermieri che da 10 giorni lavorano all'ospedale di Codogno senza fermarsi mai. Ecco, loro davvero stanno sotto stress"

Il ministro dello Sport: “Il mondo dello sport non faccia ricadere sul governo le proprie responsabilità”

Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, parlando a Domenica In sul rinvio delle gare di Serie A, tira una frecciata al mondo del calcio: “Ho sentito dire che per via dei tanti impegni i calciatori rischiano di essere sotto stress, giocando tante partite. Permettetemi di obiettare: io penso anche ai tre infermieri che da 10 giorni lavorano all’ospedale di Codogno senza fermarsi mai. Ecco, loro davvero stanno sotto stress” .

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“Con me questo gioco non funziona, a me non interessa tutelare questo o quello, a me interessa salvaguardare lo lo sport nella sua interezza e per me vale più la salute che qualunque altra partita” ha spiegato il ministro, che poi leva il governo da ogni responsabilità sulle decisioni che hanno scatenato un putiferio in Lega Serie A.

“Il mondo dello sport non faccia ricadere sul governo quelle che sono le proprie responsabilità – ha aggiunto – In questi giorni non sono stati tutti d’accordo e molti speculano dicendo che sono decisioni del governo. Invece vorrei ricordare che il mondo dello sport è assolutamente autonomo. Sono le Leghe che prendono le decisioni, noi abbiamo solo detto solo due cose; o si gioca a porte chiuse o si rinvia. Certo che giocare con pubblico è la cosa migliore ma prima viene la salute. La Lega di Serie A ripeto, è autonoma, ha un calendario che puo’ organizzare come meglio crede. Se c’è qualche squadra che ritiene di essere stata penalizzata lo dica in assemblea di Lega e la Lega smonti e rimonti il calendario, garantendo a tutti pari opportunità”.

I politici, il mondo dello sport e tutta la società civile in questi giorni stanno apprezzando l’enorme lavoro degli infermieri in prima linea nell’emergenza sanitaria.

Tutti gli operatori sanitari in queste ore alle prese con l’emergenza covid-19 meriterebbero più considerazione e sicuramente un riconoscimento economico proporzionato alle proprie responsabilità e ruolo sociale.

Redazione Nurse Times

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