Un infermiere di 63 anni in servizio presso una struttura sanitaria di Rovigo sarebbe sotto accusa per un fatto tanto assurdo quanto inspiegabile
Avrebbe cosparso di sale le lesioni da decubito di un paziente di 78 anni ricoverato presso l’ospedale civile di Adria.
Sarebbero state queste le parole utilizzate del professionista sanitario, secondo quanto riferito dai parenti del malato terminale.
L’imputato era dipendente del nosocomio di Adria e, secondo l’accusa, avrebbe utilizzato questa “tecnica” esclusivamente per provocare dolore al paziente. Avrebbe cosparso di sale la cute dell’uomo, versando abbondanti quantitativi anche all’interno del pannolone.
Si sarebbe concentrato sulla zona perianale in maniera “intenzionale” e non involontaria, come ritenuto dall’accusa.
Una collega dell’uomo ha ricordato come lo stesso anziano, un giorno in cui la donna stava per lavarlo e cambiarlo, le avrebbe riferito che l’infermiere poi finito a processo gli aveva versato del sale nel pannolone, dove già era arrossato.
“Indossavo già i guanti e lo stavo cambiando – ha detto la teste – E in effetti ho sentito dei corpuscoli ruvidi, fatto piuttosto inconsueto, ma non ho verificato se fosse sale”.
Anche l’ex direttore sanitario dell’Ulss 19 di Adria è stato ascoltato in aula.
Avrebbe riferito di ricordare con chiarezza di come, all’epoca, fosse partito anche un procedimento disciplinare che aveva portato alla sospensione dell’odierno imputato.
All’epoca non vi era certezza della colpevolezza dell’imputato, ma fu possibile escludere con fermezza che una sostanza come il sale potesse essere utilizzata per fini terapeutici nel trattamento di una lesione da decubito.
L’avvocato difensore dell’infermiere avrebbe più volte sottolineato come nelle schede valutative predisposte per il personale, l’infermiere avesse ricevuto una valutazione eccellente, pari a 98/100. Il punteggio risalirebbe al periodo interessato dal provvedimento disciplinare.
È stata quindi ascoltata la psicologa che aveva seguito paziente e famigliari durante il ricovero ospedaliero.
“Il paziente mi disse che nel corso della notte aveva chiamato l’infermiere per essere cambiato – ha riferito – Che era arrivato questo infermiere e che, appena cambiato, aveva cominciato ad avvertire fortissimi bruciori in zona sacrale. Alla richiesta di spiegazioni all’infermiere, questi gli avrebbe detto: ‘Ti faccio rosso come una bistecca’”.
“Fu un colloquio abbastanza sereno – ha proseguito la psicologa – Ma, quando mi ha detto della risposta dell’infermiere, gli sono scese le lacrime. Era lucido, gli ho somministrato un test di screening e tutte le risposte sono state giuste”.
Dopo aver ascoltato tutti i testi in lista, il giudice ha decisio di aggiornare l’udienza al prossimo 4 luglio.
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