L’Adi lancia la petizione “O le mascherine o l’astinenza professionale”

Considerato che effettivamente le mascherine non vengono consegnate in dotazione agli infermieri, così come giungono all’Associazione Avvocatura Degli Infermieri centinaia di segnalazioni in tutto il territorio nazionale e che non possiamo tollerare che si rischi seriamente la salute propria e dei propri cari, in tempo di pace, per servire la Nazione

Considerato che effettivamente le mascherine non vengono consegnate in dotazione agli infermieri, così come giungono all’Associazione Avvocatura Degli Infermieri centinaia di segnalazioni in tutto il territorio nazionale e che non possiamo tollerare che si rischi seriamente la salute propria e dei propri cari, in tempo di pace, per servire la Nazione; considerato che, invece, ai detenuti saranno consegnate ben 100.000 mascherine e che quindi si sta giocando dolosamente sulla salute degli operatori sanitari che, fino ad ora, come pecore hanno subito e subiscono e tacciono sul loro stato di abbandono per il bene dei cittadini,

l’Associazione Avvocatura Degli Infermieri

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invita tutti gli infermieri, a prescindere dalla loro adesione sindacale e non, a presentare una richiesta al proprio direttore generale, dal seguente tenore:

I sottoscritti infermieri, tutti dipendenti dell’azienda …………, considerato che effettivamente le mascherine non vengono consegnate in dotazione e che non si può oltremodo tollerare questo stato di emarginazione e di rischio, informano la S.V. che se i sottoscritti, entro e non oltre 5 giorni dalla ricezione della presente, non verranno riforniti di idonee e sufficienti mascherine chirurgiche ed FFP3, si asterranno dalla prestazione lavorativa se l’assistenza diretta al paziente risultasse, al quadro sintomatologico manifestato, rischiosa e concretamente e imminentemente pericolosa per la propria salute, anche se i medici dichiarassero il contrario, perché l’autonomia professionale infermieristica, al pari di quella medica, non può trovare indebite soggezioni.

Non è possibile tollerare che si rischi seriamente la salute propria e dei propri cari, in tempo di pace, per servire la Nazione; considerato che, invece, ai detenuti saranno consegnate ben 100.000 mascherine e che quindi si sta giocando dolosamente sulla salute degli operatori sanitari, nonostante gli infermieri abbiano dimostrato abnegazione e spirito di sacrificio, pur tacendo sullo stato di abbandono in cui versano, esclusivamente per il bene dei cittadini,

La richiesta viene formulata ai sensi degli artt. 2087 C.C., 51, 52 e 54 C.P. nonché degli artt. 34 e 42 del codice deontologico.

Con osservanza.

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