È questo il senso dell’invettiva che un infermiere abruzzese di 54 anni avrebbe rivolto al sindacato nazionale delle professioni infermieristiche tra l’ottobre 2014 e il gennaio 2015.
L’uomo, residente a Chiaravalle, è finito a processo per diffamazione aggravata dall’uso del mezzo informatico. Secondo la ricostruzione della procura, l’imputato si sarebbe accanito contro il Nursind di cui non era affiliato al tempo dei fatti, attraverso un blog dedicato al mondo sanitario, ma anche tramite i suoi profili personali di Twitter e Facebook.
Parte civile al procedimento che si è aperto ieri davanti al giudice Maria Elena Cola è il segretario nazionale del sindacato, rappresentato dal suo avvocato. Come parti lese erano stati anche indicati altri tre componenti del direttivo, ma a causa della querela tardiva sono usciti dal processo.
Seconda la procura, il 54enne avrebbe accusato il sindacato di sperperare denaro pubblico, distraendo le risorse attraverso accordi fraudolenti stretti con società di formazione professionale. Il direttivo sarebbe stato anche etichettato come “fascista a cinque stelle”, responsabile di aver tradito la fiducia dei lavoratori solamente per incrementare il suo prestigio personale.
La discussione inizierà l’8 marzo.
Redazione NurseTimes
Fonte: Corriere adriatico
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