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Infermiera presa a schiaffi da una paziente al pronto soccorso di Acerra

L’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” denuncia un altro preoccupante episodio di violenza contro un’infermiera

Nell’ennesimo e preoccupante episodio di violenza ai danni del personale sanitario all’interno di una struttura ospedaliera, un’infermiera dell’ospedale di Villa dei Fiori ad Acerra è stata vittima di un’aggressione da parte di una paziente risultata positiva al Covid-19. La situazione è stata denunciata dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” attraverso un post su Facebook, lanciando un allarme sulla sicurezza degli Operatori Sanitari.

Secondo la ricostruzione fornita dall’associazione, la paziente in questione è giunta al pronto soccorso di Villa dei Fiori lamentando una colica renale, ma non ha dichiarato al personale di triage di avere la febbre. Solo all’ingresso del box visite, al cospetto del medico, ha riferito di essere positiva al Covid-19. Di fronte all’omissione di informazioni, l’infermiera di triage ha segnalato l’accaduto al medico di turno, scatenando la violenta reazione della paziente.

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L’infermiera è stata aggredita con schiaffi all’altezza del collo e del braccio. Ma non contenta, la donna ha mostrato ulteriore episodio sconcertante tossendo volontariamente in faccia a tutti i presenti nell’area del pronto soccorso, con l’intenzione di diffondere il contagio.

Questo spiacevole episodio non solo mette in luce la gravità delle aggressioni contro il personale sanitario, ma anche la necessità di adottare misure adeguate per garantire la sicurezza degli operatori in prima linea. L’infermiera vittima dell’aggressione ha dichiarato la sua intenzione di sporgere denuncia in commissariato, ma ha evidenziato anche la mancanza di un drappello di polizia all’interno dell’ospedale di Villa dei Fiori, che potrebbe aver contribuito all’aggressione.

L’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” ha sottolineato come episodi di questo tipo debbano essere presi seriamente dalle autorità, e che sia fondamentale adottare misure di sicurezza adeguate per proteggere gli operatori medici durante l’emergenza pandemica. Lavorare nel settore sanitario è già di per sé impegnativo e rischioso, ma l’aggiunta di aggressioni e comportamenti irresponsabili mette a serio rischio la salute e la sicurezza di chi lavora per proteggere la salute di tutti.

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