Il movimento #noisiampronti si incontra a Napoli, ma la stampa non è gradita

Per l’evento in programma questa mattina presso la Mostra d’Oltremare il nostro giornale ha presentato richiesta di accredito al Collegio Ipasvi del capoluogo campano (che patrocina la manifestazione) ricevendo un cordiale rifiuto: l’incontro è pubblico ma non aperto ai giornalisti. E se si trattasse di una censura nei confronti di NurseTimes?

 

L’incontro è pubblico, ma la stampa non è gradita. Anzi, non tutta la stampa probabilmente, ma un giornale in particolare. Nurse Times ha chiesto di poter accreditare un giornalista professionista (nello specifico chi scrive questa nota) in occasione del Day3 del movimento #noisiamopronti.

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Appuntamento che si tiene questa mattina, 23 giugno, nella sala Ischia della Mostra d’Oltremare di Napoli e vede la partecipazione della dottoressa Annalisa Silvestro, senatore della Repubblica e componente del Comitato centrale della Federazione nazionale Collegi Ipasvi, del dottor Saverio Proia consulente presso Aran, dei referenti del movimento #noisiamopronti Pietro Giurdanella e Antonio Torella.

L’incontro è patrocinato, con tanto di logo nella sua locandina ufficiale, dall’Ipasvi di Napoli che ha in Ciro Carbone il suo presidente. Evento aperto ai professionisti sanitari ma non alla stampa, è stato comunicato in maniera cordiale (nel corso di una telefonata con la nostra redazione) dall’ufficio stampa dell’Ipasvi di Napoli

. Anzi, in una nota ufficiale, l’Ipasvi di Napoli ci ringrazia per l’attenzione mostrata all’iniziativa #noisiamopronti day3che si terrà a Napoli il 23 giugno prossimo” ma ci informa “che l’aspetto mediatico dell’evento non è organizzato dallo scrivente Collegio Ipasvi di Napoli dal quale non sono stati diramati né comunicati stampa, né inviti per la stampa, né tantomeno accrediti”.

Eppure, ci permettiamo di evidenziare, il Collegio di Napoli (con tanto di logo in locandina) quell’evento lo patrocina o, addirittura, lo sostiene. Altrimenti verrebbe da pensare che qualcuno del movimento #noisiamopronti abbia messo il logo nella locandina senza avvertire il Collegio. Eppure sempre l’Ipasvi di Napoli, almeno in questa occasione, è il padrone di casa, colui che ospita la manifestazione e per questo abbiamo chiesto permesso di entrare al Collegio napoletano. Ma vogliano prendere per buona la risposta della segreteria dell’Ipasvi di Napoli (che, detto per inciso, non ha gradito il nostro articolo sul presidente Carbone e la vicenda delle formiche nell’ospedale San Paolo). Ma torniamo al punto di partenza: l’incontro di questa mattina del movimento #noisiamopronti è pubblico (del resto è pubblicizzato con tanto di locandina, altrimenti avrebbe le caratteristiche di un movimento carbonaro) ma non è aperto alla stampa. Una contraddizione in termini, una violazione del diritto di cronaca e dalla libertà di stampa, un cazzotto a quell’articolo 21 della Costituzione Italiana che, per esempio, la senatrice Silvestro dovrebbe conoscere a memoria. Avremmo voluto seguire l’evento di Napoli e raccontarlo ai nostri lettori: cosa temevano i referenti del gruppo #noisiamopronti? Cosa avevano da nascondere? Non vuole essere forse il movimento #noisiampronti “inclusivo” verso tutti gli infermieri, come spesso ripete uno dei suoi promotori, Pietro Giurdanella? Se questa è inclusione, allora c’è da preoccuparsi. Ma se l’incontro è pubblico (e qualcuno comunque lo racconterà) perché non è aperto alla stampa? Come giornale oltre a denunciare questo sopruso, segnaleremo l’episodio all’Ordine dei giornalisti e al sindacato nazionale. Quali sono i contenuti del movimento #noisiamopronti lo leggeremo (sicuramente) su altre testate giornalistiche. Noi, però, ci permettiamo di integrare quello slogan con #noisiamopronti…a censurare.

Salvatore Petrarolo

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