Tesi di Laurea - NeXT

Covid. Studio osservazionale sulla prevalenza della dispnea residua e sulle variazioni di qualità della vita: infermiere sul territorio

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Sono tantissime le tesi di laurea che arricchiscono il nostro progetto editoriale denominato NeXT che permette ai neolaureati in medicina e infermieristica di poter pubblicare la loro tesi di laurea sul nostro portale (redazione@nursetimes.org)

Il dott. Emanuele Spalluto, laureatosi presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” presenta la sua tesi sperimentale dal titolo “Covid-19: La Vita dopo la Malattia. Studio osservazionale sulla prevalenza della dispnea residua e sulle variazioni di qualità della vita. L’importanza dell’infermiere sul territorio”

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ABSTRACT

Introduzione

La COVID-19, (acronimo dell’inglese CoronaVirus Disease 19) è una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2 appartenente alla famiglia dei Coronavirus. L’elevato numero di persone nella popolazione colpito da quest’ultimo ha portato l’OMS a definire la malattia come una pandemia e a dichiarare lo stato di emergenza internazionale.

Obiettivo dello studio

Indagare la prevalenza di difficoltà respiratorie nei pazienti guariti dell’infezione, valutarne la qualità di vita e verificare come le patologie respiratorie pregresse abbiano influito sugli individui nel periodo post COVID-19.

Materiali e metodi

Lo studio ha coinvolto una parte di pazienti colpiti dal virus, ricoverati e non, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria-Consorziale Policlinico di Bari e seguiti in follow-up nell’ambulatorio di Pneumologia (n = 37). Gli strumenti utilizzati per la raccolta dei dati sono stati: una scala di valutazione denominata MRC dyspnoea scale, le scale di valutazione ADL (Activities of Daily Living) e IADL (Instrumental Activities of Daily Living), il questionario Short Form 12 Health Survey (SF-12) e la scala di valutazione Cumulative Illness Rating Scale (CIRS).

Risultati

La prevalenza della dispnea residua è elevata nel campione (65%), perlopiù di grado molto lieve e lieve (66%). Il campione ha mostrato un ADL e IADL medio rispettivamente pari a 5,8 e 7,4, con un PCS-12 di 40,3 e un MCS-12 di 44. Il 18% dei pazienti presenta comorbidità respiratorie, tra questi l’87% ha sviluppato dispnea residua dopo COVID-19 e presentano una qualità di vita nettamente inferiore rispetto ai pazienti senza comorbidità respiratorie.

Discussione e conclusioni

Lo studio ha confermato che i pazienti con maggiori fragilità presentano dei gradi di dispnea maggiormente severi con una riduzione degli standard di qualità di vita, situazione che potrebbe richiedere un setting di cure assistenziali specifico, in cui gioca un ruolo importante l’infermiere.

Parole chiave

COVID-19, dispnea residua, qualità della vita, continuità assistenziale, infermiere di famiglia.

Emanuele Spalluto

Allegato

Tesi “Covid-19: La Vita dopo la Malattia. Studio osservazionale sulla prevalenza della dispnea residua e sulle variazioni di qualità della vita. L’importanza dell’infermiere sul territorio”

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