Dal reparto di Medicina d’urgenza giunge un grido d’allarme. Fp Cgil chiede un tavolo di confronto.
I medici del reparto di Medicina d’urgenza dell’Ospedale del Mare di Napoli hanno scritto all’Asl Napoli 1 Centro, per lamentare alcune criticità legate all’emergenza coronavirus. “Pazienti ventilati con ogni mezzo – si legge nella lettera -, compresi alcuni apparecchi monotubo con sistema maschera aperta che incrementa in maniera esponenziale il rischio di contagio attraverso l’aero-solizzazione dei droplets emessi dal paziente”. E poi la mancanza di “sistemi di ventilazione, pressioni negative, areazione nell’area per i codici gialli”, box dei codici rossi “occupati da malati positivi in attesa di trasferimento, impedendo in maniera assoluta la possibilità di accogliere i pazienti trasferiti dal 118 in codice rosso”.
Nella lettera si sottolinea inoltre “il numero crescente di operatori sociosanitari, infermieri e medici positivi e sintomatici, sicuramente anche a causa delle condizioni descritte sopra”. E si denunciano, nell’area codici verdi e Obi, una “mancanza di pressione negativa e di adeguata areazione dei locali, aumentando in maniera esponenziale il rischio di contagio”. Infine “l’assistenza a tali malati è affidata, durante i turni diurni e la guardia notturna, a un solo medico che copre il reparto di Medicina d’urgenza e la suddetta area sospetti, arrivando a gestire una media di 40 malati tutti in condizioni precarie, con supporto d’ossigeno o ventilatorio”. Per tali ragioni si chiedono “immediati e urgenti provvedimenti”.
Intanto il sindacato Fp Cgil ha chiesto alla prefettura di organizzare un tavolo con l’Asl Napoli 1 Centro per affrontare le problematiche del presidio ospedaliero partenopeo.
Redazione Nurse Times
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