Cittadino

Coronavirus, l’importanza di pulizia e disinfezione

Alcuni suggerimenti utili per sanificare la casa e prevenire la diffusione del virus.

Il trend dei contagi di coronavirus in Italia fa regstrare un aumento praticamente costante negli ultimi giorni, e gli esperti del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità hanno segnalato, tra l’altro, che “la trasmissione locale del virus, diffusa su tutto il territorio nazionale, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti, segnalati soprattutto in ambito domiciliare e familiare”. Proprio per questo motivo può diventare importante seguire alcune regole, consigliate, per pulire e disinfettare la casa e cercare così di evitare i contagi e la proliferazione del virus in ambito domestico.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Sanificare e disinfettare – A maggio scorso, all’interno del rapporto denominato “Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza Covid-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento”, gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) avevano fornito alcune indicazioni, basate sulle evidenze fino a quel momento disponibili, legate alla sopravvivenza del virus su diverse superfici e di efficacia dei prodotti utilizzati per la pulizia e la disinfezione dei locali. “I prodotti che vantano un’azione disinfettante battericida, fungicida e virucida”, sottolineava il rapporto, “o una qualsiasi altra azione tesa a distruggere, eliminare o rendere innocui i microrganismi tramite azione chimica, sono diversi dai detergenti e dagli igienizzanti con i quali, pertanto, non vanno confusi”. Gli esperti, come si leggeva anche sul sito del ministero della Salute, consigliavano processi di sanificazione, ovvero un “complesso di procedimenti e operazioni di pulizia e/o disinfezione che comprende il mantenimento della buona qualità dell’aria anche con il ricambio d’aria in tutti gli ambienti”, oppure di disinfezione, “un trattamento per abbattere la carica microbica di ambienti, superfici e materiali che va effettuata utilizzando prodotti disinfettanti (biocidi o presidi medico chirurgici) autorizzati dal ministero della Salute. Questi prodotti devono obbligatoriamente riportare in etichetta il numero di registrazione/autorizzazione”.

Il virus sulle superfici – Riguardo la stabilità nel tempo del virus su differenti superfici, il rapporto segnalava che sulla carta da stampa e velina le particelle virali infettanti sono state rilevate fino a trenta minuti dalla contaminazione, mentre dopo tre ore non sono più state rilevate. Sul tessuto, invece, la presenza di tali particelle è risultata più duratura nel tempo: sono state rilevate fino ad un giorno dalla contaminazione e non più rilevate dopo due giorni. Su banconote e vetro la presenza delle particelle virali infettanti è stata rilevata fino a due giorni dopo la contaminazione, mentre secondo un recentissimo studio, condotto dai ricercatori della Csiro, l’agenzia scientifica nazionale australiana e pubblicato sulla rivista Virology Journal, il virus sarebbe in grado di sopravvivere fino a 28 giorni su superfici comuni tra cui proprio le banconote ed il vetro, come quello degli smartphone, e sull’acciaio inossidabile.

I consigli per la casa – Come segnala anche una scheda pubblicata dal Corriere della Sera, la prevenzione del contagio tra le mura domestiche andrebbe prevenuta, ben prima di arrivare a casa, seguendo le norme che prevede anche il più recente Dpcm, indossando dunque la mascherina anche all’aperto e mantenendo la distanza di sicurezza. Le mani vanno igienizzate spesso e volentieri, evitando il contatto con occhi, naso e bocca. ll consiglio più diffuso, una volta entrati fra le mura di casa, è sempre quello di pulire e disinfettare quotidianamente le superfici più utilizzate nelle aree comuni della stessa. Tra queste, come segnalato dal Ministero della Salute, ci sono tavoli, sedie, maniglie delle porte, interruttori della luce, telecomandi, scrivanie, bagni e lavandini. Gli esperti raccomandano anche di disinfettare regolarmente gli oggetti che si utilizzano con maggior frequenza, per esempio il cellulare e gli auricolari, soprattutto se con microfono. Il suggerimento è quello pulirli attraverso un panno inumidito con disinfettanti contenenti alcol (etanolo) o a base di cloro (candeggina). Un altro consiglio è quello di togliersi le scarpe, appena varcata la soglia di casa, suggerimento che vale anche (ma non solo) sul tema coronavirus e con l’obiettivo di impedire l’ingresso in casa di microrganismi. Per quanto riguarda i vestiti in generale, a meno che non si sia entrati a contatto con ambienti come ospedali o case di cura, non è necessario lavare tutto, mentre con l’arrivo della stagione più fredda, giacche e cappotti andrebbero riposti in luoghi specifici, come l’appendiabiti e non sul divano o sul letto.

L’attenzione sul bagno – Se all’interno dell’abitazione arrivano persone che abitualmente non vivono quel contesto, è consigliato far loro togliere le scarpe all’ingresso e lavare subito le mani, cercando di mantenere comunque la distanza interpersonale di almeno un metro. La procedura di aprire le finestre per aerare il locale (compatibilmente con le temperature esterne), sia durante sia dopo la presenza di ospiti, non è trascurabile, così come quella di fornire asciugamani dedicati per l’accesso alla toilette. Proprio il bagno, ma non solo, andrebbe curato con particolare attenzione. Occorre pulire le superfici, utilizzando acqua e sapone e quindi applicare anche un disinfettante adatto e specifico. Questo perché è stato dimostrato che il virus può essere debellato molto presto, anche nel giro di un minuto, in seguito ad una normale disinfezione a base di alcol etilico (etanolo al 62-71%), di acqua ossigenata (perossido di idrogeno allo 0,5%) o di candeggina (ipoclorito di sodio allo 0,1%).

Redazione Nurse Times

Fonte: SkyTg24

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Disturbi cardiaci: il meccanismo di azione dell’ivabradina sulla proteina bersaglio HCN4

Il battito cardiaco è in prima istanza un processo elettrico ed è per sua natura…

16/07/2024

Torino, intervento ad alto rischio salva la vita a bambino affetto da rara patologia infettiva

All’ospedale infantile Regina Margherita di Torino è stato salvato con un intervento ad altissimo rischio…

16/07/2024

Pescina (L’Aquila), oss salva la vita a uomo colto da infarto

Un massaggio cardiaco durato 13 minuti, senza mai fermarsi. A praticarlo è stato Domenico Ruggeri, un operatore…

16/07/2024

Nuova geografia del sistema sanitario in Sicilia: SHC, Migep e Stati Generali Oss chiedono di partecipare al processo

Di seguito la lettera inviata al governatore siciliano Renato Schifani e all'assessore regionale alla Salute,…

16/07/2024

Infermiere di ricerca: una nuova figura professionale al Centro Sclerosi Multipla del San Raffaele

Grazie al contributo di Roche una nuova figura professionale è nata al Centro Sclerosi Multipla dell’Irccs Ospedale San…

16/07/2024