Coronavirus, Fsi-Usae Sicilia: “Si ripari al grave errore di escludere i precari dal premio di 1.000 euro”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa redatto dalla segreteria regionale della Federazione Sindacati Indipendenti, organizzazione costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei.

Fsi-Usae Sicilia apprezza i buoni propositi della Regione Siciliana per la misura approvata che prevede il riconoscimento di un premio di 1.000 euro al personale sanitario che è stato impegnato in prima linea nel corso dell’emergenza Covid-19 e che, per fronteggiare l’emergenza, ha dovuto reclutare personale sanitario a tempo determinato con contratti in scadenza fino a termine dell’emergenza, e ringrazia per aver tenuto conto delle nostre molteplici istanze. Al contempo chiediamo tempi certi per l’erogazione delle somme. Ciò non toglie che sia stato un errore escludere dal premio gli operatori sanitari assunti temporaneamente per far fronte all’emergenza e, per quanto ci riguarda, è necessario che vengano adottate misure che consentano di salvaguardare la loro occupazione, ferma restando la necessità di prevedere assunzioni e misure adeguate per i tanti precari del settore, l’utilizzo delle graduatorie vigenti e dell’ultimo bando regionale per infermieri e oss, che sollecitiamo. La VI Commissione regionale sanità ha approvato un documento per l’assegnazione di premi per 1.000 uro a testa per infermieri, oss, medici e autisti soccorritori 118, ma all’art. 5, comma 8 esclude il personale precario
. Successivamente il documento è stato presentato in giunta all’Ars e approvato nella finanziaria. Vogliamo sottolineare quanto sia importante che il premio venga assegnato in modo omogeneo a tutti gli operatori sanitari della regione con un sistema “a fasce”, a seconda del rischio e dell’impegno di lavoro sostenuto da medici, infermieri, tecnici, ostetriche, fisioterapisti, operatori socio-sanitari, ecc. che hanno lavorato, e lavorano, con spirito di abnegazione negli ospedali siciliani, indipendentemente dalla qualifica. In sede di contrattazione regionale la Fsi-Usae chiederà che le somme previste dal decreto vengano assegnate proporzionalmente anche al restante personale sanitario impiegato nei reparti e nei servizi non Covid-19 della regione, che comunque hanno rischiato e continuano a rischiare ogni giorno, senza essere certi che i pazienti non abbiano contratto il virus Covid-19. Non è pensabile che, in presenza di pazienti sospetti, il rischio possa essere escluso. Dobbiamo anche evidenziare come questo provvedimento escluda dall’assegnazione dei premi gli oss delle ditte esternalizzate e i dipendenti delle pulizie che sanificano e ripuliscono gli ospedali, compresi i reparti Covid-19 e quelli di malattie infettive. Anche per questi ultimi, considerati spesso lavoratori invisibili e sfruttati, è necessario trovare modalità premianti. La sicurezza negli ambienti di lavoro per la Fsi-Usae è la priorità di ieri, di oggi e del futuro per chi presta servizio in tutti i settori lavorativi. Per Fsi-Usae Sicilia l’esclusione dei precari dal premio è ingiusto e discriminante. I componenti della segreteria regionale, Bracchitta, Di Marco, Ballacchino, Spada, Cirignotta, Di Natale e Coniglio, chiedono alla VI Commissione regionale sanità che alla prima Giunta regionale presenti le modifiche per riparare l’errore. Redazione Nurse Times Aggiornamenti in tempo reale sull’epidemia in Italia Aiutateci ad aiutarvi
 
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