Coronavirus, è una donna il primo caso di variante inglese in Italia. Ue in stato di allerta

La paziente ha una forte carica virale ed è in isolamento insieme al compagno. In programma stamattina una riunione urgente del meccanismo di gestione politica delle crisi.

Il primo caso italiano della variante inglese del coronavirus, particolarmentre aggressiva, riguarda una donna, che si è sottoposta a tampone nei giorni scorsi, probabilmente in un drive through, ha una forte carica virale e ora è in isolamento con il suo convivente, rientrato dal Regno Unito con un volo atterrato all’aeroporto di Fiumicino.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


L’annuncio era stato dato dal ministero della Salute: “Il Dipartimento scientifico del Policlinico militare del Celio, che in questa emergenza sta collaborando con l’Istituto Superiore di Sanità, ha sequenziato il genoma del virus Sars-Cov-2 proveniente da un soggetto risultato positivo con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna”. La paziente e il suo convivente “hanno seguito, insieme agli altri familiari e ai contatti stretti, tutte le procedure stabilite dal ministero della Salute”.

Pe via della rapidità con cui il nuovo ceppo si diffonde (fino al 70 percento più elevata rispetto al virus finora dominante), sabato scorso il Governo britannico ha adottato una serie di nuove misure di contenimento. L’Italia, dal canto suo, ha annunciato il blocco dei voli dal Regno Unito fino a mercoledì 6 gennaio.

Il cosiddetto Covid 2 è già stato identificato in Danimarca, Olanda e Belgio. Per questo la presidenza tedesca dell’Ue ha invitato gli stati membri a una riunione urgente dell’Ipcr, il meccanismo di gestione politica delle crisi. L’incontro, in programma stamattina alle 11, ha il fine di coordinare la risposta dell’intera Uniuone Europea al ceppo identificato nel Regno Unito.

Intanto il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, dai microfoni di Che tempo che fa ha osservato: “Questa variante accelera la capacità di contagio ed è in grado di aumentare l’indice di trasmissione dello 0,5 percento. La scienza approfondirà, ma ci vuole massima prudenza. Stiamo anche chiedendo un coordinamento europeo, come a marzo”.

A gettare acqua sul fuoco, comunque, è la comunità scientifica, secondo cui la nuova variante non sarebbe più letale di quella finora conosciuta e i vaccini predisposti dovrebbero mantenere la loro efficacia.

Redazione Nurse Times

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Concorso per infermieri in Piemonte, il ricorso al Tar rallenta le assunzioni. Opi Torino: “Preoccupati per la tenuta del sistema sanitario”

"Il ricorso al Tar ha rallentato le procedure del maxi concorso della Regione Piemonte. Questo ritardo…

17/07/2024

Indagine nazionale Nursing Up: “Entro il 2030 sempre meno infermieri, ma soprattutto sempre più precari e sempre più infelici”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindacato Nursing Up. “Quale pericolosa relazione intercorre tra…

17/07/2024

Giuliano (UGL Salute): “Massima condanna per violenze e torture su pazienti del centro gestito dalla Croce Rossa di Roma”

“E’ veramente sconvolgente: le accuse nei confronti degli operatori socio-sanitari (oss) del Centro di educazione motoria…

17/07/2024

Maltrattamenti e torture su pazienti con ritardi psichici al Cem di Roma, gestito dalla Croce Rossa: arrestati 10 oss. Il gip: “Galleria degli orrori”

Insultati, derisi, presi a schiaffi e pugni, strattonati e svegliati all'improvviso di notte. E' l'incubo…

17/07/2024

Disturbi cardiaci: il meccanismo di azione dell’ivabradina sulla proteina bersaglio HCN4

Il battito cardiaco è in prima istanza un processo elettrico ed è per sua natura…

16/07/2024

Torino, intervento ad alto rischio salva la vita a bambino affetto da rara patologia infettiva

All’ospedale infantile Regina Margherita di Torino è stato salvato con un intervento ad altissimo rischio…

16/07/2024