Cittadinanzattiva: “Necessario un piano di emergenza per la sanità ordinaria”

Questo l’appello della segretaria generale Lisa Mandorino, che auspica l’approvazione urgenza del Decreto Tariffe.

“E’ ora necessario un piano di emergenza per la sanità ordinaria, il cui primo atto sia l’approvazione con urgenza del Decreto Tariffe per rendere esigibili i nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea) per milioni di persone”. Lo afferma Anna Lisa Mandorino (foto), segretaria generale di Cittadinanzattiva.

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“Non siamo più disposti ad attendere – prosegue -. Ora che la pandemia allenta la sua morsa, dobbiamo con urgenza passare a un piano di emergenza per la sanità ordinaria, cominciando col rendere disponibili i Lea approvati fin dal 2017, ma bloccati da allora per alcuni passaggi preliminari. Primo fra tutti l’approvazione del Decreto Tariffe, arrivato sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni e fermo lì già da qualche settimana. Lasciarlo fermo vuol dire assumersi una responsabilità politica e morale enorme, poiché significa disconoscere l’insegnamento della pandemia sulla centralità del Servizio sanitario nazionale e continuare a tenere sospesa la sanità pubblic,a finora focalizzata sulla lotta al Covid”.

E ancora: “Da anni i cittadini, le persone malate, i malati rari aspettano l’aggiornamento dei Lea. Aspettano, cioè, di ottenere quelle prestazioni riconosciute essenziali per garantire la salute stessa degli individui e la salute collettiva. Già nel 2017 i nuovi Lea sono stati definiti. Nel frattempo, grazie ai progressi continui della scienza, altri ne sono stati individuati. E dunque, ora che il Decreto Tariffe è arrivato all’intesa in Conferenza Stato-Regioni, ci aspettiamo che tutto si definisca al più presto. Sbloccandolo, infatti, entreranno in vigore anche il Nomenclatore della specialistica ambulatoriale e quello dell’assistenza protesica”.

Cittadinanzattiva si mobiliterà nei prossimi giorni con tutte le associazioni dei malati cronici e rari che aderiscono al CnAMC (Coordinamento nazionale Associazioni malati cronici e rari), le quali si rendono disponibili fin da subito a un confronto di merito con la Conferenza Stato-Regioni. “La definizione dei Lea – conclude Mandorino – rappresenta al momento la modalità più stringente per ridurre le disuguaglianze tra i vari territori, poiché essi fissano i livelli di salute che tutte le Regioni devono assicurare, e monitorarne l’applicazione costituisce per i cittadini una possibilità concreta per valutare l’esigibilità dei propri diritti”.

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