Aspirina non previene infarto: lo studio su 14.500 pazienti!

Un nuovo studio condotto sconfessa quello del 1988 “Second International Study of Infarct Survival (ISIS-2)”, che affermava in maniera inequivocabile i benefici dell’ASA nel ridurre la mortalità per IMA.

Uno studio clinico di ampie dimensioni, effettuato in Giappone, non ha evidenziato nell’arco di 5 anni alcuna associazione tra l’assunzione una volta al giorno, di Acido Acetilsalicilico (Aspirina) a basso dosaggio e il rischio di infarto, ictus o morte negli anziani.

L’assunzione quotidiana di Aspirina non riesce a prevenire infarto, ictus negli anziani senza malattia cardiaca.

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Lo studio era stato disegnato per valutare l’impatto di 100 mg di Acido Acetilsalicilico al giorno sul rischio cardiovascolare nella popolazione anziana giapponese.
Quasi 14.500 pazienti di età compresa tra 60 e 85 anni hanno preso parte allo studio.

Ogni partecipante presentava fattori di rischio cardiovascolare, come ipertensione, ipercolesterolemia o diabete mellito, ma non aveva diagnosi di malattia cardiaca.

La metà dei pazienti è stata assegnata in modo casuale ad assumere Acido Acetilsalicilico al giorno, mentre l’altra metà ha assunto placebo.

Dopo un follow-up di poco superiore a 5 anni, lo studio è stato interrotto quando non è stato riscontrato alcun significativo effetto benefico dell’Acido Acetilsalicilico rispetto al placebo.

Il rischio di infarto, ictus e mortalità è risultato simile nel gruppo Acido Acetilsalicilico e placebo.

“Lo studio è stato interrotto precocemente dal comitato di monitoraggio dei dati dopo un follow-up mediano di 5,02 anni in base alla probabile inutilità dell’intervento”

hanno riferito i ricercatori.

“Sia nel gruppo ASA che in quello non ASA si sono verificati 56 eventi fatali. I pazienti che hanno subito un ictus non fatale sono stati 114 nel gruppo ASA e 108 nel gruppo non ASA; quelli colpiti da infarto miocardico non fatale sono stati 20 nel gruppo ASA e 38 nell’altro gruppo; i soggetti con eventi cerebrovascolari indefiniti sono stati 3 nel gruppo ASA e 5 nel gruppo non ASA”.

In un editoriale di commento su JAMA, Michael Gaziano, del Brigham and Women’sHospital di Boston e Philip Greenland della Chicago’s Northwestern University, scrivono che “il decision-making coinvolge la valutazione del rapporto rischio-beneficio individuale che dovrebbe essere discusso tra clinico e paziente. Comunque, al momento la scelta dell’ASA rimane chiara in varie situazioni. L’ASA è indicato nei pazienti ad alto rischio a breve termine dovuto a un evento vascolare acuto e in quelli sottoposti a determinati interventi; i pazienti con qualsiasi evidenza di malattia vascolare dovrebbero assumere tutti i giorni l’ASA. D’altra parte, i pazienti che hanno un rischio di eventi vascolari molto basso non dovrebbero assumere ASA a scopo preventivo, nemmeno a basse dosi”.

(Xagena2014)

CALABRESE Michele

 

Sitografia e Bibliografia:

  • https://www.sigg.it
  • Journal of American Medical Association
  • Randomised trial of intravenous streptokinase, oral aspirin, both, or neither among 17,187 cases of suspected acute myocardial infarction: ISIS-2. ISIS-2 (Second International Study of Infarct Survival) Collaborative Group. Lancet 1988;2:349-60
Michele Calabrese

Infermiere Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, docente a corsi di formazione rivolti a personale sanitario e laico, in regime residenziale e non. Responsabile Scientifico, Moderatore e/o Relatore ad eventi, seminari e congressi. Infermiere presso UOC Angiografia e Radiologia Interventistica P.O. "L. Bonomo" Andria (BT); già Infermiere MeCAU (Medicina e Chirurgia Emergenza ed Urgenza/Accettazione) ed Emergenza Territoriale P.T.S. 118 "Basilicata Soccorso", postazione INDIA 28.Consigliere Ordine Professioni Infermieristiche BAT (OPI BAT) e già Revisore dei Conti medesimo Ente; componente di Commissioni esterne Ordine delle Professioni Infermieristiche Barletta-Andria-Trani (O.P.I. BAT). Responsabile Commissione Formazione OPI BT. Presidente Società Scientifica della Associazione Provinciale C.N.A.I. BAT (Consociazione Nazionale Associazioni Infermiere/i della BAT). Formatore O.S.S. ai sensi del DLgsR Puglia. Docente a contratto. Istruttore American Heart Association (Training Center ID ZZ21169) per personale Sanitario e laico in corsi BLS (D), manovre disostruttive adulto, bambino, lattante

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