Anticorpi neutralizzanti, servono altri laboratori in Puglia

“È necessaria la creazione di almeno altri due laboratori nella Regione Puglia per il dosaggio degli anticorpi neutralizzanti”. A dirlo è il consigliere regionale pugliese Filippo Caracciolo. “La generosità dei donatori non può essere vanificata, ho chiesto ufficialmente all’assessore regionale alla sanità Pierluigi Lopalco di intervenire al più presto”.

La risposta all’appello a donare plasma iperimmune per combattere il Covid-19 c’è stata. Ora, però, il sistema si è icagliato in modo inspiegabile e al centro di Medicina Trasfusionale dell’Ospedale Dimiccoli di Barletta la gestione delle richieste è complessa e i tempi delle donazioni si sono allungati considerevolmente.

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“Nei giorni scorsi-afferma il consigliere regionale (come riporta barlettaviva.it) – il Direttore del Servizio Trasfusionale di Barletta, dottor Eugenio Peres, ha lanciato un appello per la raccolta di plasma iperimmune di soggetti guariti da Covid-19, invitando i cittadini a rivolgersi al Servizio Trasfusionale di Barletta. Nell’appellarsi alla solidarietà di tutti, il dottor Peres, ha spiegato che il paziente/donatore per essere idoneo ad effettuare lo screening per la donazione di plasma, deve preferibilmente essere di sesso maschile o donne che non abbiano mai avuto gravidanze o interruzioni di gravidanze (nullipare) e che abbiano effettuato un tampone molecolare negativo da almeno 28 giorni, con età tra i 18-65 anni”.

“A determinare l’idoneità del plasma – spiega Caracciolo – è un unico laboratorio per l’intera Regione, l’Istituto Zooprofilattico di Foggia. Il problema, segnalatomi dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Bat da cui ho ricevuto sollecitazioni per un rapido intervento presso l’assessorato alla Sanità, è proprio questo”.

“Tale laboratorio -spiega Caracciolo – attualmente è in grado di processare massimo 40 campioni alla settimana per tutta la Puglia e con un attesa dei risultati di oltre 10 giorni. Questo è assolutamente inaudito. Basti pensare che attualmente in base alla generosità degli ex-malati solo il Servizio Trasfusionale di Barletta avrebbe la necessità di tipizzare almeno 20 donatori al giorno in quanto le richieste di pazienti che attendono questa trasfusione, crescono in modo esponenziale”.

“Sarebbe opportuno quindi che la Regione individui almeno altri due laboratori e potenzi quello già esistente di Foggia. Ho chiesto ufficialmente all’assessore Lopalco di intervenire nel più breve tempo possibile. La generosità dei donatori – conclude Caracciolo – è un patrimonio che non possiamo permetterci di vanificare”.

Cristiana Toscano

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