Home Infermieri Tutte le novità del CCNL Sanità 2022-2024: 172,37 euro per tredici mensilità e arretrati medi attorno ai 1.200 euro
InfermieriNT NewsO.S.S.Politica & Sindacato

Tutte le novità del CCNL Sanità 2022-2024: 172,37 euro per tredici mensilità e arretrati medi attorno ai 1.200 euro

Condividi
Condividi
Firma ARAN: 1,784 miliardi stanziati, 581mila lavoratori coinvolti

Il rinnovo del CCNL del comparto Sanità 2022–2024 è stato sottoscritto il 27 ottobre 2025 all’ARAN e interessa oltre 581.000 lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale. Le risorse complessive stanziate ammontano a 1,784 miliardi di euro. C’è un aumento medio mensile indicato intorno a 172,37 euro per tredici mensilità e arretrati medi stimati attorno ai 1.200 euro. Questo quadro economico costituisce la base dell’accordo. Tuttavia, apre anche a contestazioni e richieste di chiarimenti da parte di alcune sigle sindacali. 

Principali novità contrattuali 

Di seguito una sezione dettagliata sulle misure introdotte dal CCNL, con spiegazioni operative, criteri di applicazione e possibili ricadute per lavoratrici e lavoratori.

1) Quadro economico e decorrenze

Risorse complessive e aumento medio: il contratto dispone risorse per 1,784 miliardi e un incremento retributivo medio indicato intorno a 172,37 € lordi mensili (13 mensilità). Le erogazioni comprendono anche arretrati medi stimati intorno a 1.200 € per lavoratore. Questi importi costituiscono l’ossatura finanziaria su cui verranno calcolate le singole tabelle retributive per profilo e fascia.  

Decorrenze e applicazione: la contrattazione prevede tempi tecnici per la pubblicazione delle tabelle e l’erogazione degli arretrati. Le aziende sanitarie dovranno quindi recepire gli aggiornamenti nelle buste paga successive alle istruzioni ARAN. Monitorare i provvedimenti attuativi regionali sarà essenziale per capire i tempi effettivi di pagamento.  

2) Indennità e risorse destinate a funzioni critiche

Il contratto assegna dotazioni specifiche per indennità professionali: 175 milioni per l’indennità di pronto soccorso, 35 milioni per l’indennità di specificità infermieristica e 15 milioni per l’indennità di tutela del malato. Tali voci sono pensate per riconoscere professionalità legate a particolari contesti (PS, reparti ad alta intensità, attività di tutela del paziente) e saranno distribuite con criteri regionali/aziendali.  

Meccanismi di distribuzione: il testo prevede meccanismi di riparto fra le regioni e criteri per l’integrale utilizzo delle disponibilità. Tuttavia, le modalità applicative pratiche dipenderanno dalle delibere attuative e dalle risorse effettivamente stanziate in manovra.  

3) Progressioni di carriera e area di elevata qualificazione

Ampliamento dell’accesso: viene ampliata la platea dei lavoratori che possono ambire all’accesso all’Area di Elevata Qualificazione. Oltre alla laurea magistrale con 3 anni di incarico funzionale, è ora prevista l’opportunità per chi possiede la laurea triennale con almeno 7 anni di incarico di funzione, o titoli equipollenti a norma di legge. Questo modifica i requisiti storici e apre percorsi di valorizzazione per profili con esperienza.  

Implicazioni pratiche: l’apertura amplia le possibilità di promozione interna, ma richiederà bandi e percorsi di valutazione chiari. Le aziende dovranno infatti definire le procedure per riconoscere incarichi funzionali. Sarà necessario valutare titoli ed esperienza e prevedere scorrimenti di graduatorie.

4) Orario di lavoro e flessibilità sperimentale

36 ore su 4 giorni (sperimentale e volontaria): è introdotta la possibilità, a titolo sperimentale e previa adesione volontaria, di articolare la settimana lavorativa di 36 ore su 4 giorni. Questa misura richiederà accordi aziendali e garanzie sulla qualità dei servizi resi all’utenza.  

Smart working e buono pasto: riconoscimento del buono pasto anche per il lavoro agile e priorità di accesso per lavoratori con disabilità o che assistono familiari disabili.

Ferie ad ore e part time in deroga: introdotte modalità più flessibili per la fruizione delle ferie (anche a ore) e la possibilità di concessione limitata di part time in deroga alla graduatoria annuale per esigenze temporanee.

5) Nuovo profilo: Assistente infermiere

Istituzione e quadro normativo: il contratto recepisce l’istituzione del profilo professionalmente denominato “Assistente infermiere”, già previsto da specifico Accordo Stato-Regioni. Si tratta di una figura intermedia con compiti definiti dall’accordo.  

Criticità e opposizioni: più sigle (UIL, FIALS, in parte la CGIL) hanno espresso forte preoccupazione per ambiguità di ruolo e possibili sovrapposizioni con attività infermieristiche. Inoltre, impatti sui livelli essenziali di assistenza (LEA) e sugli OSS destano preoccupazione. Le richieste sindacali includono la necessità di definizioni puntuali delle competenze e la sospensione della figura in attesa di confronto.  

6) Sicurezza, tutela legale e salute mentale

Protezione per aggressioni: il contratto prevede tutela per il personale vittima di aggressioni (patrocinio legale aziendale e supporto psicologico su richiesta del dipendente). Si riconosce la specificità del rischio nel settore sanitario.  

Age management: misure per gestire l’aumento dell’età media del personale (politiche di age management, esoneri temporanei, tutela per lavoratori over 60 su turni, ecc.) sono inserite con lo scopo di migliorare compatibilità lavoro-salute.

7) Prestazioni aggiuntive, straordinario e libera professione intramuraria

Prestazioni aggiuntive e libera professione intramuraria: disciplinati istituti relativi alle prestazioni aggiuntive e all’attività di collaborazione per la libera professione intramuraria dei dirigenti. Permessi e incarichi prevedono limiti e regole che le aziende dovranno applicare. È prevista la possibilità di coniugare lo straordinario in presenza di incarico fino al valore di 5.000 euro (soglie e limiti operativi da dettagliare).  

8) Distribuzione regionale, attuazione e prossimi passi

Distribuzione delle risorse: il contratto stabilisce criteri di riparto ma l’attuazione pratica passerà per atti regionali e per le direttive aziendali. La piena efficacia delle misure sarà valutabile solo nelle buste paga successive alla pubblicazione delle istruzioni ARAN.  

Tavolo 2025–2027: più sindacati (in particolare Nursind) hanno già chiesto l’apertura anticipata della negoziazione 2025–2027. L’intenzione è di chiudere il nuovo accordo entro il 2026. Questo per poter aggiornare la parte economica e recuperare potere d’acquisto.  

Le novità normative aprono percorsi di carriera e introducono tutele utili. Tuttavia, permangono dubbi su: reale entità degli aumenti netti e efficacia delle indennità distribuite. Anche la definizione puntuale del nuovo profilo assistente infermiere e la gestione dei carichi di lavoro e dei turni notturni per i lavoratori più anziani creano incertezza. CGIL e UIL hanno sollevato con forza questi punti. La lettura complessiva del testo contrattuale richiede quindi una verifica puntuale delle tabelle retributive e delle circolari applicative.  

Redazione NurseTimes

Allegato

CCNL 2022 – 2024

Articoli correlati


Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
InfermieriNT NewsO.S.S.Politica & Sindacato

CCNL Sanità 2022-2024 firmato: le dichiarazioni di Nursing Up, Nursind, Fials, Cgil, Cisl e Uil

1,784 miliardi stanziati, 581mila lavoratori coinvolti e dichiarazioni contrastanti di Nursind, Nursing...

InfermieriNT NewsPolitica & Sindacato

Sanità in stallo: Nursing Up accusa il Governo “Promesse evaporate, infermieri messi da parte”

Lettera aperta di Nursing Up al ministro Schillaci: “Promesse evaporate, stipendi fermi...

Bertolaso: "Carenza di infermieri in Lombardia? Li cercheremo all'estero"
LombardiaNT NewsRegionali

Milano: la grande fuga degli infermieri dalla Lombardia verso Svizzera, Dubai e oltre

Ogni anno circa 3.000 infermieri lasciano la regione tra pensionamenti, partita IVA...

Suicidio assistito, il Ssn fornisce medico e farmaco a una donna di Trieste: prima volta in Italia
NT News

Suicidio assistito in Italia: quando l’ASL riconosce i requisiti per la morte volontaria

Due casi emblematici (Ada e Mario) riaccendono il dibattito sul diritto a...