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CCNL Sanità 2022-2024 firmato: le dichiarazioni di Nursing Up, Nursind, Fials, Cgil, Cisl e Uil

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1,784 miliardi stanziati, 581mila lavoratori coinvolti e dichiarazioni contrastanti di Nursind, Nursing Up, Uil, Cgil, Cisl e Fials

Il rinnovo del CCNL del comparto Sanità 2022–2024 è stato sottoscritto il 27 ottobre 2025 all’ARAN e interessa oltre 581.000 lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale. Le risorse complessive stanziate ammontano a 1,784 miliardi di euro, con un aumento medio mensile indicato intorno a 172,37 euro per tredici mensilità e arretrati medi stimati attorno ai 1.200 euro. Questo quadro economico costituisce la base dell’accordo ma apre anche a contestazioni e richieste di chiarimenti da parte di alcune sigle sindacali.

Di seguito riportiamo pedissequamente le dichiarazioni ufficiali dei sindacati — ogni nome è corredato da un breve titolo che sintetizza la posizione espressa — e forniamo un approfondimento dettagliato sulle principali novità contrattuali e sul loro impatto operativo. (Keyword e tag: notizie, attualità, news, cronaca, sanità, ospedale, infermieri, medicina, salute, cronaca italiana, aggiornamenti.)

NURSIND: Apertura negoziale: focus su 2025-2027, Andrea Bottega

“Un momento importante quello della firma definitiva apposta oggi al CCNL del comparto sanità 2022-2024, soprattutto per la prospettiva che apre. Ci permette subito, infatti, di sbloccare l’iter della prossima tornata 2025-2027, come avevamo auspicato fin dall’inizio”.

“Un accordo – sottolinea Bottega – che peraltro contiene al suo interno tutta una serie di novità normative e sul piano dei diritti che ci avevano convinto subito della bontà dell’intesa, al netto delle purtroppo poche risorse stanziate”.

“L’intenzione – prosegue il segretario – adesso è quella di chiudere la negoziazione 2025-2027 entro il 2026. Una novità assoluta che ci consentirà di aggiungere un nuovo mattone per ridurre in modo più deciso la perdita di potere d’acquisto che l’inflazione ha creato. Finalmente saranno adeguati gli stipendi degli infermieri entro un anno e quindi entro la vigenza del contratto”.

Bottega aggiunge che: “il nuovo CCNL non richiederà grande lavoro, visto che il più è stato fatto con questa tornata appena chiusa. Si tratterà di aggiornare la parte economica alla luce di quanto già stanziato e di quanto stanzierà la manovra in discussione”.

UIL Fp: Critica economica e normativa: sospetto sull’assistente infermiere. Rita Longobardi

“Pur riconoscendo che la Legge di Bilancio ha previsto, in termini generali, risorse destinate al lavoro, tuttavia per la sanità pubblica non si registrano interventi concreti in grado di determinare un reale cambio di rotta e di affrontare in modo strutturale le criticità del comparto” Così Rita Longobardi, a margine dell’incontro Aran, che ha registrato la firma definitiva del CCNL Sanità Pubblica 2022-2024.

“La UIL FPL ha riconfermato la propria posizione, non ritenendo ci siano i presupposti per la sottoscrizione. Sul piano economico, il contratto non recepisce le necessità rappresentate nel corso del negoziato, infatti l’aumento medio netto sul tabellare si aggira intorno ai 40 euro al mese, le indennità sono ferme da troppi anni, manca il riconoscimento dell’indennità di esclusività e dell’adeguamento del valore economico del buono pasto”.

“Sul piano normativo-prosegue la nota- esprimiamo forte preoccupazione per l’introduzione unilaterale del profilo dell’assistente infermiere, figura che non risulta sufficientemente definita e regolamentata a discapito sia dei livelli essenziali di assistenza (LEA) che degli OSS e infermieri attualmente in servizio. … Serve un reale cambio di passo per evitare il collasso della sanità pubblica. Continueremo a chiedere maggiori risorse per i rinnovi contrattuali, più assunzioni ed interventi mirati per assicurare salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la piena valorizzazione di tutto il personale del comparto, la sospensione della figura dell’assistente infermiere e la contestuale apertura di un tavolo di confronto.”

Nursing Up: Progresso normativo ma critiche alla manovra, Antonio De Palma

«Con le nuove norme sulla carriera, siamo riusciti a ottenere un risultato che apre finalmente prospettive a chi per anni è rimasto invisibile – afferma Antonio De Palma, presidente del Nursing Up – ma, sia chiaro, questo contratto non è affatto risolutivo. È solo un punto di partenza: i veri giochi si faranno con il prossimo CCNL».

Il sindacato indica, oltre alla concreta valorizzazione di infermieri e professioni sanitarie ex legge 43/2006,  uno degli altri obiettivi prioritari: la valorizzazione dei nostri laureati magistrali con l’ingresso nell’area della dirigenza. «Dare carriera a tutti i nostri professionisti sanitari resta la nostra missione, ognuno nel posto che gli compete, che compete ai suoi sacrifici e alle sue competenze, e allora puntiamo a riconoscere anche chi ha raggiunto i più alti livelli formativi. Si apre una nuova stagione di confronto e battaglie sindacali, più intensa che mai».

Non manca il riferimento alla triste attualità politica che ha regalato nuove amare sorprese: «Questa manovra – conclude De Palma – rappresenta l’ennesima delusione, tra promesse evaporate, come quella sulla libera professione degli infermieri, dietro front e stipendi fermi al palo, con aumenti irrisori e un previsto piano di assunzioni del tutto insufficiente nel numero, e non certo risolutivo rispetto alla carenza di professionisti. Ci aspettiamo di tornare presto al tavolo più battaglieri che mai, perché la sanità non può più attendere».

CISL. Sì con enfasi sulle tutele: riconoscimenti professionali. Roberto Chierchia

“Oggi abbiamo sottoscritto in via definitiva il CCNL della Sanità Pubblica per il triennio 2022–2024. È una firma importante, che restituisce finalmente tutele e riconoscimenti a chi ogni giorno garantisce il servizio sanitario nazionale”.

FIALS. Conquista sindacale con riserve: no all’assistente infermiere. Giuseppe Carbone

“Questa firma non è un punto di arrivo, ma il frutto di una battaglia sindacale che abbiamo condotto con determinazione e senza arretrare di un millimetro. È una conquista dei lavoratori, non una concessione di chi governa”.

“Questo contratto restituisce un po’ di ossigeno, ma non basta per ridare respiro a chi da troppo tempo tiene in piedi la sanità pubblica italiana – afferma Carbone -. È per questo che chiediamo con forza che si apra subito il tavolo per il prossimo rinnovo, senza attese, senza alibi e senza rinvii. La dignità del lavoro non può essere rinviata ogni tre anni”.

“Pur avendo firmato con senso di responsabilità e convinzione, la FIALS ribadisce la propria contrarietà all’introduzione della figura dell’Assistente infermiere, che presenta gravi criticità: ambiguità di ruolo, sovrapposizione con attività di natura infermieristica e una denominazione confusa che rischia di generare disorientamento professionale e organizzativo. Siamo preoccupati – spiega Carbone – per le conseguenze che questa figura potrebbe avere sulla qualità dell’assistenza, specie nelle strutture territoriali, dove già oggi il numero degli infermieri è insufficiente. La FIALS difenderà sempre la competenza e la responsabilità dei professionisti della cura”.

CGIL. Rifiuto netto: contratto al ribasso e perdita di potere d’acquisto. Funzione Pubblica CGIL

“Oggi è stato firmato un contratto che mortifica le lavoratrici e i lavoratori della sanità pubblica e, per la prima volta, li impoverisce. Siamo in presenza di un contratto al ribasso che porta ad una perdita media mensile di 172 euro rispetto al costo della vita”.

“È la prima volta che un contratto fa perdere potere d’acquisto alle lavoratrici e ai lavoratori ed è un peggioramento per noi inaccettabile. Un arretramento anche in termini normativi: mentre il Governo mantiene il tetto sul salario accessorio e sulle assunzioni, il contratto peggiora i carichi di lavoro dando mano libera alle aziende sulla pronta disponibilità, blocca di fatto differenziali economici e incarichi per mancanza di risorse, non risolve problemi come quello della mensa e della retribuzione spettante nei giorni di ferie”.

“Quello che è stato firmato è un peggioramento annunciato delle condizioni di lavoro oltre che delle retribuzioni di chi ogni giorno si dedica con professionalità alla cura e all’assistenza delle cittadine e dei cittadini”.

Redazione NurseTimes

Allegato

CCNL 2022 – 2024

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