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Riceviamo la tesi della dott.ssa Maria Servino, laureatasi presso l’Università Tor Vergata di Roma.
Abstract
Background
L’arresto cardiaco è una condizione clinica d’emergenza, caratterizzata dall’improvvisa e inaspettata interruzione dell’attività cardiaca, dalla perdita di conoscenza e delle capacità respiratorie. Si tratta di una situazione così grave che, se non s’interviene immediatamente o in pochissimi minuti, provoca dei danni permanenti al cervello o la morte dell’individuo colpito.
Salvare una persona dall’arresto cardiaco è spesso una lotta contro il tempo: proprio per questa ragione, è fondamentale una maggiore diffusione dei defibrillatori soprattutto fuori dagli ospedali, accompagnata da più informazioni che ne consentano un utilizzo efficace. L’arresto cardiaco extraospedaliero risulta essere attualmente una delle cause di morte più frequenti nei paesi industrializzati. Numerosi studi sostengono ampiamente l’importanza dell’educazione alle manovre rianimatorie rivolta alla popolazione laica come possibile strategia per contrastare l’emergenza.
L’anno 2021 ha visto l’evolvere della situazione come una luce in fondo al tunnel, uno spiraglio di fiducia e speranza per la sopravvivenza post- arresto. Infatti in quest’anno qualcosa è cambiato con la Legge n.116 del 04 agosto entrata in vigore dal giorno 28 dello stesso mese.
Essa fornisce le disposizioni in materia per la diffusione e l’utilizzazione dei defibrillatori automatici e semiautomatici esterni presso le sedi delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in cui siano impiegati almeno quindici dipendenti e che abbiano servizi aperti al pubblico; nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università e negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e nei porti, a bordo dei mezzi di trasporto aerei, ferroviari, marittimi e della navigazione interna che effettuano tratte con percorrenza continuata, senza possibilità di fermate intermedie, della durata di almeno due ore e, comunque, presso i gestori di pubblici servizi.
L’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico è consentito anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare. In assenza di personale sanitario o non sanitario formato, nei casi di sospetto arresto cardiaco è comunque consentito l’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico anche a chi non sia in possesso dei requisiti di cui al primo periodo. Si applica l’articolo 54 del codice a colui che, non essendo in possesso dei predetti requisiti, nel tentativo di prestare soccorso a una vittima di sospetto arresto cardiaco, utilizza un defibrillatore o procede alla rianimazione cardiopolmonare.
Obiettivi
L’obiettivo del presente elaborato di tesi mira, dunque, ad indagare il livello di cultura del cittadino riguardo il protocollo BLSD, il quale prevede la conoscenza delle manovre salvavita di base e l’uso del defibrillatore con lo scopo di fornire le competenze necessarie per creare una rete di cittadini qualificati che prontamente riescono ad intervenire in modo da prevenire danni cerebrali irreversibili e consentire il ritorno spontaneo della circolazione.
Materiali e metodi: per la realizzazione del presente elaborato di tesi è stato necessario partire da una revisione della letteratura e con l’utilizzo della banca dati internazionale pubmed sono stati cercati articoli attraverso termini liberi e termini MesH. È stata sviluppata una strategia di ricerca utilizzando la struttura PIO e la stessa strategia è stata ristretta a studi pubblicati con abstract disponibile e con limite temporale di 5 anni. Un totale di 5 studi sono stati selezionati ed inseriti nella revisione.
Contemporaneamente è stato proposto un questionario rivolto alla popolazione composto da 16 items ed ottenendo complessivamente 172 risposte. È stato poi fatto il punto della situazione della città di Acerra, mio luogo d’origine e dove attualmente vivo, in cui un’associazione dal nome “Acerra Viva” si è occupata di raccolte fondi per acquistare un defibrillatore da donare alla città
Risultati
I risultati degli studi utilizzati rispondono chiaramente all’obiettivo della revisione attraverso le statistiche ottenute mediante le variabili dell’arresto cardiaco extraospedaliero. Di fondamentale importanza è lo studio di Kitamura T et al., 2016 il quale dimostra che l’aumento dell’uso della defibrillazione ad accesso pubblico da parte degli astanti in Giappone è stato associato ad un aumento del numero di sopravvissuti con un esito neurologico favorevole dopo un arresto cardiaco extraospedaliero con paziente in fibrillazione ventricolare.
Dal questionario somministrato alla popolazione sono emersi risultati davvero importanti, infatti da esso si evince che la maggior parte dei cittadini non ha conoscenze sull’argomento e questo fa riflettere su eventuali interventi da programmare ed attuare in futuro per il bene di tutti.
Conclusioni
In conclusione si può affermare che è di fondamentale importanza prevenire i fattori di rischio quali il fumo di sigaretta, ipertensione, ipercolesterolemia, obesità, vita sedentaria, uso di droghe, abuso di alcol.
La rianimazione cardiopolmonare è uno strumento indispensabile nell’ambito del primo soccorso fornito ad una persona che perde coscienza. Il ripristino del ritorno della circolazione spontanea è solamente il primo passo di un trattamento rianimatorio ed intensivo, la cui qualità condiziona in modo significativo l’outcome del paziente.
Pertanto è fondamentale la formazione di personale non sanitario alle manovre salvavita e all’uso del defibrillatore, il quale può essere utilizzato da chiunque si trovi in una condizione d’emergenza secondo la legge n.116 del 2021.
L’obiettivo resta quello di fornire le competenze necessarie ad un numero sempre più alto di individui, in modo che si riesce prontamente ad intervenire nel momento in cui una persona perde coscienza, smette di respirare e non ha più circolo. L’ideale sarebbe quello di far diventare ogni città cardioprotetta e quindi creare una rete di defibrillatori sempre disponibile in caso di emergenza.
Nella tesi è possibile visionare gli allegati quali Appendici degli studi utilizzati per la revisione della letteratura, domande formulate per il questionario con apposite risposte in percentuale e questionario somministrato al presidente dell’associazione “Acerra Viva” per fare il punto della situazione in città.
Maria Servino
Tesi: “Indagine conoscitiva sulla diffusione del protocollo BLSD in ambito extraospedaliero”
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