In Puglia, stipendi più alti per medici e operatori di Pronto Soccorso: accordo sindacale firmato
Un’intesa innovativa introduce indennità mensili fino a 800 euro per i medici e 180 euro per il personale, per rafforzare la sanità d’emergenza.
Un nuovo capitolo per il settore Emergenza-Urgenza
In una mossa che ha attirato l’attenzione sulle news di attualità e sulle notizie del comparto sanità, la Regione Puglia ha siglato un accordo sindacale rivoluzionario. Il patto, firmato alla presenza dei rappresentanti istituzionali e delle organizzazioni sindacali, mira a valorizzare il lavoro dei circa 3.500 professionisti impegnati ogni giorno nei pronto soccorso della regione.
Indennità maggiorate per il personale medico e infermieri
Secondo i dettagli dell’accordo, le indennità saranno calcolate in base all’effettiva presenza e alle ore lavorate. In particolare:
- Medici: indennità fino a 800 euro netti mensili, che potranno essere incrementate in funzione delle prestazioni svolte nei reparti di emergenza.
- Infermieri e operatori del comparto: compensi mensili che raggiungono i 180 euro netti, riconosciuti in relazione al lavoro svolto dai team di pronto soccorso.
Queste misure, oltre a rappresentare un incentivo economico, sono progettate per rendere le posizioni in pronto soccorso maggiormente attrattive in un settore fortemente impegnativo.
Dettagli dell’accordo e aspetti organizzativi
L’accordo, frutto di negoziazioni congiunte tra la Regione Puglia e le organizzazioni sindacali, prevede inoltre l’erogazione anticipata del 60% degli importi stimati per il 2025.
L’indennità sarà erogata a partire dal mese di maggio 2025, con importi crescenti per ciascun anno del triennio. Ai medici spetterà un compenso lordo orario pari a 3,16 euro nel 2022, a 7,07 euro nel 2023 e a 10,26 euro nel 2024. Per il personale del comparto, l’indennità sarà mensile e pari a 93,06 euro nel 2022, 200,12 euro nel 2023 e 297,86 euro nel 2024, sempre in relazione all’effettiva presenza in servizio.
Sono complessivamente 342 i dirigenti medici e 3.141 le unità di personale del comparto sanitario coinvolti nelle attività di Pronto Soccorso dall’accordo sindacale, secondo i dati relativi all’anno 2024.
A questi professionisti saranno destinate risorse economiche mirate, che la Regione Puglia ha ricevuto dal fondo nazionale.
Nel triennio 2022-2024, le risorse assegnate per i dirigenti medici ammontano a oltre 10 milioni di euro, mentre quelle destinate al personale del comparto superano i 22 milioni.
Inoltre, la revisione dei contratti collettivi e la definizione di criteri condivisi per il calcolo delle indennità sono parte integrante della strategia di riforma che interesserà l’intero sistema dell’emergenza-urgenza in Puglia.
Implicazioni per il sistema sanitario regionale
Con la firma dell’accordo, la Regione intende contrastare le criticità legate a carichi di lavoro e mancanza di organico nei pronto soccorso. Queste misure si inseriscono in un contesto più ampio di riforma del comparto sanitario, dove la valorizzazione del personale e il miglioramento delle condizioni di lavoro sono diventati temi centrali in numerose notizie di attualità.
Gli esperti del settore evidenziano come l’incremento degli stipendi possa contribuire a ridurre il turnover e ad attrarre nuovi professionisti, garantendo così una maggiore efficienza nella gestione delle emergenze.
La promessa di indennità maggiorate per medici e operatori di pronto soccorso è destinata a creare un impatto positivo sulla qualità dell’assistenza e a rafforzare il sistema di emergenza-urgenza regionale.
Esultano le organizzazioni sindacali
Mincuzzi (Fials): “Finalmente sottoscritto l’accordo relativo all’indennità di Pronto Soccorso, l’intesa oltre a prevedere l’estensione dell’indennità al personale del Servizio Emergenza Urgenza 118, partendo da una valutazione delle risorse disponibili e dell’analisi delle ore lavorate dal personale nei pronto soccorso e nelle postazioni 118 negli anni 2022, 2023 e 2024 ha portato alla definizione dell’importo dell’indennità, uguale in ambito regionale e da corrispondere con decorrenza 1 gennaio 2022. Ovviamente per il personale che ha già percepito l’indennità in misura inferiore a quella stabilita oggi bisognerà corrispondere solamente la differenza mentre per il personale del 118 a cui non era stata riconosciuta sarà corrisposta l’indennità nella misura globale.
Si tratta di un risultato importante per la FIALS che finalmente dopo estenuanti trattative e ritardi porta al giusto riconoscimento dell’indennità a tutti i lavoratori di tali delicati servizi di Emergenza-Urgenza che avevano subito, a differenza dei colleghi di altre regioni d’Italia un’ingiustificata discriminazione”.
Redazione NurseTimes
Allegati
Articoli correlati
- Fials. Sentenza storica: il Tribunale di Bologna riconosce il diritto al buono pasto per gli infermieri turnisti
- Fials Basilicata: “Demansionamento infermieri compromette assistenza e sicurezza”.
- Indennità di terapia intensiva agli infermieri del pronto soccorso: una sentenza “apripista”?
Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari
Lascia un commento