L’Università di Genova ha reso noti i dati delle iscrizioni ai 18 corsi triennali delle professioni sanitarie per l’anno accademico 2025/2026, dai quali emerge un calo complessivo rispetto al 2024/2025. I candidati che il prossimo 8 settembre si cimenteranno nella prova selettiva sono 1.387, 141 in meno rispetto allo scorso anno, quando furono 1.528, con una flessione intorno al 9%.
“Un calo che riflette il dato nazionale – spiega Piero Ruggeri, preside della Scuola di Scienze mediche e farmaceutiche dell’Università di Genova -. Ci aspettavano una contrazione complessiva, considerando il nuovo semestre filtro che permette di accedere per la prima volta alla facoltà di Medicina senza il test preselettivo”.
Fanno sensazione le 5 richieste per i 12 posti da tecnici ortopedici, come pure il calo del 15% per il corso di Fisioterapia (435 richieste, a fronte delle 516 dello scorso anno), che pure resta il più gettonato. Le richieste per i 20 posti in Podologia si fermano a 10, mentre gli aspiranti tecnici di radiologia scendono da 113 a 81 (30 i posti previsti).
Anche Infermieristica fa registrare una leggera flessione: a fronte dei 450 posti disponibili si presenteranno 433 candidati (lo scorso anno furono 449). Aumentano, invece, le richieste per Logopedia, con 72 candidati per 25 posti (l’anno scorso furono 69), così come quelle per i 20 posti di dietista, salite da 50 a 59.
Che dire, poi, del corso per assistente sanitario, addirittura cancellato per mancanza di candidati? “Era già stato sospeso una volta – spiega Ruggeri –. Abbiamo provato a riattivarlo, ma a fronte di 20 disponibilità non si riusciva mai ad andare oltre uno, due candidati. Così abbiamo deciso di bloccarlo. Ci sono percorsi che soffrono una carenza cronica di aspiranti, mentre quelli più gettonati, come Fisioterapia, che dopo tre anni garantiscono un ingresso diretto nel mondo del lavoro, hanno sempre centinaia di richieste”.
I numeri potrebbero essere comunque rivisti dopo il semestre filtro della facoltà di Medicina. Al momento dell’iscrizione gli aspiranti camici bianchi hanno dovuto indicare tre percorsi alternativi “affini”. Una “seconda scelta” per chi non riuscisse a superare i tre esami necessari per proseguire il percorso da futuri medici. All’Università di Genova sono arrivate, tra le altre, 310 richieste per il corso di Scienze infermieristiche e 264 per quello di tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria.
“Richieste che non potranno essere tutte soddisfatte – chiarisce Ruggeri –. La normativa prevede un sovrannumero massimo del 20% per ogni corso. Per Infermieristica, ad esempio, non potranno essere più di 80”.
Redazione Nurse Times
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