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Ambulanze non medicalizzate, Capalbo (Nursind Cosenza): “Fondamentale riconoscere il valore degli infermieri”

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Nicodemo Capalbo, dirigente sindacale di Nursind Cosenza, interviene nel dibattito sempre vivo sulle ambulanze non medicalizzate, ribadendo la professionalità degli infermieri impiegati sui cosiddetti mezzi India e sottolineando come gli stessi, grazie a percorsi formativi specifici, siano in grado di assumere ruoli cruciali nell’emergenza avanzata.

“Un medico del 118 – racconta il sindacalista – mi ha riferito di un intervento in cui il paziente era stato stabilizzato dall’equipe infermieristica: intubato, con accessi venosi posizionati e farmaci somministrati secondo protocolli scientificamente validati. La domanda del medico è stata: ‘Cosa posso fare di più?’. La risposta è semplice: senza strumenti avanzati ospedalieri, poco altro”.

Questa testimonianza, secondo Capalbo, dimostra che gli infermieri possono svolgere compiti un tempo considerati esclusiva competenza medica, contribuendo ad alleviare la pressione sul sistema sanitario, soprattutto nelle aree dove i medici sono carenti.

Il dirigente di Nursind Cosenza propone una visione più moderna ed efficiente del sistema di emergenza: “Come accade in molte regioni del Nord Italia e in diversi Paesi del mondo, gli infermieri possono operare con maggiore autonomia, garantendo un’assistenza tempestiva e appropriata. La specializzazione degli infermieri non dovrebbe essere vista come una competizione con altre figure sanitarie, ma come una risorsa complementare”.

Capalbo insiste poi sulla necessità di rafforzare la rete territoriale, integrando auto mediche, elisoccorso operativo giorno e notte, e migliorando l’organizzazione delle ambulanze. Tra le proposte, quella di inserire un terzo soccorritore nelle ambulanze per affrontare con maggiore efficacia le patologie tempo-dipendenti.

Il sindacalista Nursind non manca di sottolineare un tema economico: l’indennità di pronto soccorso, concordata per il personale del 118, non è stata ancora erogata in Calabria. “Questo ritardo rappresenta un’ulteriore mancanza di attenzione verso chi opera in condizioni critiche”, dichiara Capalbo.

Infine una riflessione: “Il progresso e la specializzazione sono inevitabili in ogni settore, incluso quello sanitario. È fondamentale che il sistema riconosca il valore degli infermieri e li consideri parte integrante di un’assistenza moderna ed efficace”.

Redazione Nurse Times

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