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Vademecum per la progettazione di un questionario di ricerca scientifica sanitaria

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Per progettare un buon questionario di ricerca scientifica è importante seguire questi passaggi.

1. Definizione degli obiettivi

Prima di scrivere le domande, chiarisci:

  • Scopo dello studio – Cosa vuoi misurare o valutare?
  • Ipotesi di ricerca – Quali relazioni vuoi indagare?
  • Popolazione target – Chi risponderà al questionario (pazienti, caregiver, operatori sanitari, ecc.)?

2. Struttura del questionario

Un buon questionario è chiaro, breve e ben organizzato. Strutturarlo in sezioni aiuta la comprensione. Ecco cosa serve:

  • Informazioni introduttive – Spiega brevemente il contesto dello studio, il tempo stimato per la compilazione e garantisci l’anonimato dei dati.
  • Dati sociodemografici – Età, sesso, livello di istruzione, ruolo professionale, ecc.
  • Variabili specifiche dello studio – Domande su aspetti sanitari, esperienze assistenziali, qualità della vita, ecc.
  • Sezione finale – Domande opzionali, feedback e ringraziamenti.

3. Tipologie di domande

  • Domande chiuse
  • Dichiarative (Sì/No) → Es: Hai mai ricevuto supporto psicologico?
  • A risposta multipla → Es: Quale dei seguenti servizi assistenziali utilizzi più spesso?
  • A scala Likert (1-5 o 1-7) → Es: Quanto sei soddisfatto dell’assistenza ricevuta?
  • Domande aperte (da usare con moderazione) → Es: Quali miglioramenti suggeriresti?
  • Domande filtro (per indirizzare i partecipanti a domande pertinenti) → Es: Se hai risposto “Sì”, prosegui alla domanda X.

4. Chiarezza e neutralità

  • Evitare domande ambigue → Es: “Utilizzi spesso i servizi sanitari?” (Meglio: “Quante volte hai usufruito di servizi sanitari negli ultimi sei mesi?”).
  • Evitare domande suggestive → Es: “Trovi utile il nuovo programma di assistenza?” (Meglio: “Quanto trovi utile il nuovo programma di assistenza?” con scala di valutazione).
  • Usare un linguaggio semplice e accessibile.

5. Test e validazione

  • Test pilota – Somministra il questionario a un piccolo campione per verificarne la comprensibilità.
  • Affidabilità e validità – Controlla che le domande misurino davvero ciò che vuoi studiare.
  • Feedback da esperti e partecipanti per migliorare chiarezza e pertinenza.

6. Modalità di somministrazione

  • Cartaceo o digitale? Dipende dal target e dalla praticità.
  • Anonimo o nominativo? Se sensibile, meglio anonimo per ridurre bias.
  • Autocompilato o con intervistatore? Se serve spiegare termini tecnici, meglio la seconda opzione.

7. Analisi dei dati

  • Strutturare le risposte chiuse per facilitare l’analisi statistica.
  • Codificare le risposte aperte in categorie per identificare trend.
  • Prevedere strumenti di analisi adeguati (es. software statistici o Excel).

Redazione Nurse Times

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