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Formazione di primo soccorso e patente di guida: il position statement AIES

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Di seguito il testo del position statement pubblicato dal consiglio direttivo AIES (Accademia Italiana Emergenza Sanitaria), organizzazione che si occupa di formazione e ricerca nel campo dell’emergenza sanitaria.

In Italia ogni giorno muoiono circa 180 persone per arresto cardiaco: una ogni otto minuti. Nel contesto dell’arresto cardiaco è noto che i primi minuti sono decisivi: senza l’aiuto dei cittadini, senza la tempestiva attivazione del primo soccorso da parte dei presenti, gli operatori sanitari non possono agire con efficacia. L’uso tempestivo del defibrillatore e del massaggio cardiaco può triplicare la possibilità di sopravvivenza nei pazienti affetti da arresto cardiaco. E’ necessaria e fondamentale, quindi, la formazione dei cittadini al primo soccorso (BLS-D).

Proprio la formazione al primo soccorso è stata oggetto della rubrica di “Medicina 33” del Tg2 lo scorso 28 Aprile, dove il Dr. Fabio Costantino, medico cardiologo, ha parlato del progetto “Cardiosecurity Italia” che prevede l’introduzione del corso di primo soccorso BLS-D come propedeutico all’ottenimento ed al rinnovo della patente di guida. Stando ai dati del ministero Infrastrutture e trasporti degli ultimi anni, il progetto che prevede una frequenza del corso, prima del conseguimento della patente B, con continui retraining fino al 60esimo anno di età, riguarderebbe 16 milioni di possessori di patente B di guida (In totale i possessori, in Italia, sono 38,7 milioni).

La proposta è confermata e sostenuta, con un comunicato pubblicato lo scorso 29 aprile dalle società SIAARTI (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva), SIMEU (Società Italiana della Medicina d’Emergenza-Urgenza), GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica) e SIN (Società Italiana di Neurologia) e sintetizzata nello slogan “piùformipiùsalvi”.

Facciamo il punto sul BLS-D: come si impara a salvare una vita

Il corso, da effettuarsi in presenza, ha una durata di 4-6 ore ed è suddiviso in una parte teorica, dove vengono forniti insegnamenti sulle procedure di rianimazione cardiopolmonare (RCP) e sull’utilizzo del defibrillatore automatico esterno (DAE), ed una parte pratica, imprescindibile, con addestramento su manichini, simulando scenari di emergenza con l’utilizzo del DAE. Al termine del corso è previsto un esame pratico per valutare le competenze acquisite.

Il corso prevede una frequenza di aggiornamento, ogni 2 anni, salvo diverse indicazioni dell’ente formatore, per il mantenimento dell’attestazione e delle performances. I corsi sono erogati da aziende sanitarie locali, Croce Rossa Italiana, associazioni di volontariato (Pubbliche Assistenze, Misericordie e gruppi volontari) o enti accreditati.

La posizione dell’Accademia Italiana Emergenza Sanitaria (AIES):

AIES sostiene l’iniziativa del Dr. Costantino come punto di partenza per un cambiamento culturale e sensibilizzazione al primo soccorso. Tuttavia ritiene che per raggiungere a pieno questo obiettivo sia necessario costruire un percorso definito ed orientato alla diffusione della cultura del soccorso al cittadino e promuovere la consapevolezza nell’attivazione tempestiva dei soccorsi.

Ogni giorno, sulle strade italiane, il destino di una vita può dipendere da una voce al telefono. Troppo spesso chi chiama il 112/118 lo fa con parole confuse, senza sapere cosa dire, dove si trova, o cosa osservare. Lo riportano gli operatori dell’emergenza sanitaria territoriale iscritti alla nostra associazione, che ogni giorno sui mezzi di soccorso e nelle centrali operative di emergenza sanitaria hanno a che fare con cittadini e automobilisti incapaci, perché non preventivamente preparati, di fornire le informazioni minime per attivare un soccorso tempestivo e, soprattutto ADEGUATO. Ciò riporta al fatto che questo, verosimilmente, accada perché il problema non è solo tecnico, ma culturale.

Riteniamo il percorso indicato dal Dr. Costantino un primo passo necessario e doveroso, quindi da perseguire rapidamente, verso una maggiore messa in sicurezza della cittadinanza, da integrare, auspicabilmente, con iniziative che mirino a creare e rafforzare nella popolazione una vera e propria cultura del soccorso.

AIES si rende disponibile con il contributo dei suoi iscritti medici e infermieri impegnati nell’emergenza sanitaria pre-ospedaliera:

  • a contribuire alla definizione di un percorso legislativo strutturato che migliori le capacità di intervento degli automobilisti in situazioni di emergenza, anche attraverso l’introduzione di standard formativi uniformi da parte degli organi preposti e aggiornamenti periodici;
  • a creare dei percorsi di formazione e di sensibilizzazione civica al primo soccorso integrati nel sistema formativo scolastico e all’interno dei luoghi di lavoro;
  • a promuovere la diffusione sull’intero territorio nazionale di app che consentano di localizzare defibrillatori (DAE) vicini al luogo del primo soccorso;
  • a promuovere app che raggiungano prontamente i laici formati vicini al luogo del primo soccorso per intervenire tempestivamente.

Redazione Nurse Times

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