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Borgo Valsugana (Trento), aggressione al personale sanitario del Servizio psichiatrico. La denuncia di Nursing Up

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Cesare Hoffer (Nursing Up Trento).

Sabato 11 ottobre, alle 20:30, abbiamo assistito all’ennesima aggressione nei confronti dei nostri operatori in Azienda sanitaria. È solo l’ultimo episodio, ormai, di una lunga serie, e si è verificato all’U.O. SPDC di Borgo Valsugana (Trento), con pazienti ricoverati nelle vesti di aggressori.

Il fenomeno delle violenze è in continua ascesa, il personale è esausto, e mensilmente al nostro sindacato giungono continue segnalazioni di nuove aggressioni, che oltre a danni fisici procurano al personale interessato problematiche psicologiche e di stress lavoro-correlato. Nel caso specifico, il personale dell’SPDC di Borgo Valsugana: due infermieri e un oss sono dovuti ricorrere alle cure in Pronto soccorso per morsi, traumi e graffi, con prognosi e conseguente assenza dal servizio nei giorni seguenti.

Il personale operante in questi servizi si trova sempre più spesso esposto al rischio di subire atti violenti da parte di pazienti e famigliari, e opera costantemente in carenza di organico, sempre in prima linea e senza tutele.

Si tratta di eventi che possono portare a gravi lesioni e/o morte, e lasciano strascichi emotivi e psicologici nei nostri professionisti. Così non si può più continuare! Nursing Up Trento ha chiesto da tempo all’Azienda sanitaria la celere adozione di alcune azioni che garantirebbero maggiore sicurezza in alcuni reparti particolarmente esposti al rischio aggressioni, come pronti soccorso e SPDC. Siamo consapevoli che una vera azione efficace e preventiva debba essere svolta a livello territoriale, dove il personale infermieristico e i terp svolgono un ruolo fondamentale.

In particolare crediamo sia giunto il momento di implementare la presenza di personale assistenziale e di garantire un efficace coordinamento con le forze di polizia, attivando un servizio di vigilantes che stazionino esclusivamente in alcuni reparti (Ps e SPDC). Utile sarebbe la presenza degli stessi continuativa nelle 24 ore, in particolare negli SPDC con maggiori rischi. Fondamentale implementare il supporto psicologico a favore dei dipendenti

A differenza dell’Spdc di Trento, dove sono attivi 14 posti letto e sono presenti i boys in reparto, nonché guardie armate e posti di polizia nella struttura ospedaliera del Santa Chiara, una periferia come Borgo è abbandonata a se stessa, pur avendo un numero di posti letto superiore a Trento.

Bisogna agire sulla formazione del personale e, soprattutto, sul miglioramento del suo benessere, sempre più a rischio per mancanza di recupero psicofisico e carichi di lavoro sempre più insostenibili.

È giunto il momento di affrontare seriamente la problematica delle aggressioni fisiche e verbali nelle nostre strutture ospedaliere. Chiediamo quindi urgentemente all’Azienda sanitaria di individuare e adottare le opportune soluzioni, per dare reali risposte e non sterili promesse. La nostra O.S. vigilerà attentamente sull’adozione da parte dell’Apss Trento di misure preventive atte a tutelare il benessere psicofisico del dipendente e la sicurezza delle cure.

Redazione Nurse Times

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