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Trento: infermieri presi a morsi e pugni da una paziente ricoverata 

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Aggressioni ai sanitari, Nursing Up: "È un bollettino di guerra. Rischio fuga di massa dagli ospedali"
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La Uil Fpl denuncia un nuovo episodio di violenza all’ospedale Santa Chiara. Sindacati: “Serve un piano concreto per tutelare il personale sanitario”

Trento – Ancora un grave episodio di violenza all’interno di una struttura sanitaria trentina. Due infermieri dell’Unità operativa di pediatria dell’ospedale Santa Chiara di Trento sono stati aggrediti da una paziente ricoverata.

Secondo quanto riportato dalla Uil Fpl del Trentino, l’infermiere è stato preso a morsi e colpito con pugni, mentre l’infermiera è stata strattonata, riportando contusioni.

Solo il tempestivo intervento del personale di sicurezza e dei carabinieri ha evitato conseguenze peggiori. Entrambi i professionisti sono stati accompagnati al pronto soccorso per le cure necessarie.

“Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza ai due professionisti”, ha dichiarato Giuseppe Varagone, segretario della Uil Fpl del Trentino. “Quanto accaduto è inaccettabile e rappresenta l’ennesima, grave offesa alla dignità e alla sicurezza di chi, ogni giorno, opera con professionalità e dedizione per garantire cure e assistenza alla cittadinanza.”

L’episodio si inserisce in un preoccupante trend di aggressioni al personale sanitario in Trentino. Nei primi mesi del 2025, sono stati registrati diversi casi simili, suscitando l’allarme dei sindacati.

In risposta a questa escalation, la Provincia autonoma di Trento ha approvato nuove linee guida per la prevenzione e la gestione degli atti di violenza nelle strutture sanitarie. Il documento prevede misure specifiche, tra cui il monitoraggio costante degli episodi di violenza, la valutazione delle condizioni di sicurezza nelle aree più esposte e l’adozione di interventi strutturali e organizzativi mirati.  

Tuttavia, i sindacati ritengono che queste misure non siano sufficienti. “Chiediamo alle istituzioni di non minimizzare quanto accaduto. Serve un’azione concreta e determinata per prevenire episodi simili in futuro”, ha aggiunto Varagone.

La Uil Fpl del Trentino ha avanzato diverse proposte, tra cui l’incremento delle misure di sicurezza, la promozione di campagne di sensibilizzazione, l’applicazione del Decreto Legislativo 137/2024 che prevede pene più severe per chi aggredisce operatori sanitari, e una formazione adeguata per il personale coinvolto in prima linea.  

Il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario non è limitato al Trentino. Secondo i dati forniti da Nursing Up, nei primi 22 giorni del 2025 sono state registrate 31 aggressioni in Italia, due delle quali in Trentino.  

La situazione è particolarmente grave nei Pronto Soccorso e nei servizi di salute mentale, dove gli operatori sanitari sono più esposti a rischi. 

“È disarmante constatare come la violenza negli ambienti di cura sia ormai un fenomeno sempre più frequente, che genera paura e insicurezza tra gli operatori sanitari”, ha concluso Varagone. “Sono necessarie misure concrete e immediate per garantire ambienti di lavoro sicuri, anche attraverso un rafforzamento della vigilanza e l’applicazione piena delle normative contro le aggressioni al personale sanitario.”

Redazione NurseTimes

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