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Un robot per operare il cuore: al San Carlo di Nancy i primi interventi di cardiochirurgia robotica

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Chirurgia robotica: Al San Carlo di Nancy (Roma) operativo nuovo robot NAVIO per protesi ginocchio (riferimento per il centro-sud) 1
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Il Dipartimento Cardiovascolare di Ospedale San Carlo di Nancy di Roma, struttura romana di GVM Care & Research accreditata con Servizio Sanitario Nazionale, fondato e diretto dal Prof. Giuseppe Speziale, Cardiochirurgo e Vice Presidente di GVM Care & Research, ha fatto dell’approccio mininvasivo alla chirurgia uno dei suoi tratti distintivi.

Molte delle patologie cardiovascolari infatti sono trattate mediante una piccola incisione di pochi centimetri nel torace, evitando il ricorso alla sternotomia tradizionale, o perfino utilizzando un approccio non chirurgico: si accede al cuore per vie periferiche attraverso dei cateteri, senza alcun taglio.

Tutto ciò con enorme beneficio per il paziente in termini di riduzione del dolore e delle complicanze post-operatorie, tempi di ripresa più rapidi e infine un minor impatto estetico.

Anche per questa ragione, a soli due anni dall’accreditamento con il SSN, la Cardiochirurgia dell’Ospedale San Carlo di Nancy si colloca come punto di riferimento per il territorio e su scala nazionale per il trattamento delle patologie cardiache, che vanno dall’insufficienza mitralica, allo scompenso cardiaco, agli aneurismi e alle problematiche maggiori di natura coronarica e vascolare, senza dimenticare gli interventi di bypass. 

Sono estremamente orgoglioso di aver fondato questo centro che grazie a volumi di intervento importanti e a risultati brillanti è diventato un’eccellenza nel trattamento delle patologie cardiovascolari – dichiara il prof. Giuseppe Speziale -. 

L’ingresso di un giovane chirurgo di talento, il dott. Emiliano Navarra, pronto a raccogliere il mio testimone, dimostra la nostra capacità di attrarre eccellenze e garantire continuità nell’innovazione. Con l’avvio della cardiochirurgia robotica grazie ai primi interventi con il Robot da Vinci, l’Ospedale San Carlo di Nancy prosegue il percorso verso una cardiochirurgia sempre meno invasiva e si posiziona tra le realtà più all’avanguardia del panorama nazionale”.

I primi interventi di bypass coronarico e rivascolarizzazione effettuati con il Robot da Vinci sono stati effettuati con successo dal Dott. Emiliano Navarra, specialista in cardiochirurgia mininvasiva e ora alla guida del Dipartimento Cardiovascolare della struttura romana. La tecnologia del Robot da Vinci è impiegata ampiamente nella chirurgia urologica, ginecologica e nell’ambito della nefrologia ma per la prima volta a Ospedale San Carlo di Nancy è stata utilizzata con successo in un intervento cardiochirurgico.

“Dalla sua introduzione nel Dipartimento Cardiovascolare, abbiamo già eseguito tre interventi di bypass coronarico con il Robot da Vinci.

Si tratta di pazienti fragili, con diverse comorbilità per i quali non è indicata la chirurgia convenzionale per gli elevati rischi che comporterebbe – spiega il dott. Navarra -. Grazie alla chirurgia robotica mininvasiva si possono eseguire fino a 3 bypass in un unico intervento, il paziente non subisce sternotomia, ma si risveglia già in sala operatoria con una cicatrice di soli 4-5 cm al massimo. Per il paziente, i vantaggi di questo approccio chirurgico sono minori rischi di infezioni, insufficienza renale e respiratoria e tempi di recupero decisamente ridotti. Inoltreil chirurgo si trova in una situazione di ergonomia ottimale, che gli consente di lavorare con grande precisione anche in caso di interventi lunghi.”.

Oltre che negli interventi di bypass aortocoronarico, il Robot da Vinci può essere impiegato con anche nelle rivascolarizzazioni ibride. Uno dei primi interventi eseguiti con questa innovativa tecnologia ha riguardato un paziente di 78 anni obeso con broncopneumopatia cronica ostruttiva severa che non poteva essere indirizzato a una sternotomia. Al paziente è stata praticata una rivascolarizzazione con il Robot da Vinci solo qualche giorno fa e tra un mese e mezzo potrà essere sottoposto a un intervento per il posizionamento di uno stent coronarico.

Guidare il Dipartimento di cardiochirurgia di Ospedale San Carlo di Nancy è un privilegio e un traguardo – dichiara ancora il dott. Navarra -. Il professor Speziale è per me un mentore, fonte di grande ispirazione. Lavorare in un grande ospedale, moderno e perfettamente organizzato, con un blocco operatorio dedicato alla cardiochirurgia, personale estremamente performante, una terapia intensiva di altissimo profilo è il sogno di ogni cardiochirurgo. Lavoreremo per continuare a offrire prestazioni di altissimo livello e confermare la struttura come uno dei punti di riferimento sul territorio”.

 Cos’è e come funziona il Robot Da Vinci

Il Robot da Vinci è un sistema di chirurgia robotica mininvasiva ideale nell’ambito degli interventi chirurgici ad alta complessità poiché permette di superare le limitazioni della chirurgia tradizionale. Consente infatti al chirurgo di operare con maggiore libertà di movimento grazie ad una strumentazione estremamente precisa e maneggevole, studiata ad hoc e che permette incisioni minime, senza tremori e con grande precisione.

Il robot da Vinci integra componenti robotiche di alta ingegneria con una visione 3D ad alta definizione che ingrandisce le immagini fino a 10 volte.

Rappresenta un alleato del medico, traducendo i suoi movimenti in modo intuitivo: è sempre il chirurgo, infatti, a manovrare gli appositi joystick di cui è dotato il robot a distanza, seduto ad una console che si trova all’interno della sala operatoria. Il campo operatorio è invece occupato da braccia robotiche che si muovono su impulso del chirurgo.

I vantaggi sono legati principalmente alla precisione e all’accuratezza del gesto chirurgico. Precisione ed accuratezza sono infatti di grande importanza poiché permettono di ridurre le complicanze durante l’intervento e nel post-operatorio: vengono limitate le perdite di sangue e si riduce dunque la necessità di trasfusioni. È possibile così adottare un approccio più conservativo nel rispetto dei tessuti e degli organi non interessati dalla patologia, i movimenti sono fluidi, senza scatti, il tremore fisiologico della mano viene eliminato e si riducono i tempi di esecuzione dell’intervento vero e proprio. Più l’intervento risulta mininvasivo migliore sarà la ripresa delle funzioni nel post-operatorio.

La struttura del sistema robotico è formata da tre parti: la console chirurgica, il centro di controllo dove il chirurgo decide i movimenti da compiere e manovra gli strumenti attraverso due manipolatori e i pedali; il carrello paziente, ovvero la parte operativa del sistema da Vinci che si compone di quattro braccia mobili interscambiabili che supportano la fibra ottica e gli strumenti di 5-8mm; infine il carrello visione, che contiene l’unità centrale di elaborazione dell’immagine.

Redazione NurseTimes

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